Inchiesta ultras, la deposizione di Inzaghi. I prossimi saranno Zanetti e Calhanoglu

Proseguono le indagini della Procura di Milano che hanno portato allo smantellamento dei vertici delle Curve dell’Inter e del Milan, sollevando interrogativi sui legami tra il mondo ultras e la criminalità organizzata. Oggi, Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, è stato ascoltato dagli agenti della Squadra Mobile di Milano come persona informata sui fatti.

Secondo quanto riportato dall’ANSA, Inzaghi ha fornito dettagli su una richiesta avanzata da Giuseppe Ferdico, figura di spicco della Curva Nord nerazzurra. Ferdico, in vista della finale di Champions League 2023 contro il Manchester City, aveva sollecitato un intervento del club per ottenere un numero maggiore di biglietti per i tifosi organizzati. Inzaghi ha raccontato di aver ricevuto una telefonata da Ferdico e di aver riportato la richiesta ai dirigenti dell’Inter, pur non ricordando a chi esattamente. “Ho detto alla società che c’era bisogno di qualche biglietto in più”, ha dichiarato l’allenatore.

L’intervento di Inzaghi sembra mirato unicamente a favorire la presenza dei tifosi nella storica sfida di Istanbul, senza implicazioni dirette nelle vicende che stanno scuotendo il mondo ultras. “Il mio desiderio era che ci fossero i tifosi per incitare la squadra”, ha aggiunto il tecnico, chiarendo la sua posizione.

Nel corso della sua deposizione, Inzaghi ha inoltre negato di conoscere Antonio Bellocco, figura legata alla ‘ndrangheta e membro del direttivo della Curva Nord, ucciso lo scorso settembre in un regolamento di conti. “Di Bellocco ho saputo solo dai giornali. Conosco Andrea Beretta (autore dell’omicidio, ndr), ma non ho mai avuto rapporti con lui”, ha precisato l’allenatore.

Le dichiarazioni di Inzaghi rappresentano uno degli sviluppi più rilevanti dell’indagine, che sta cercando di far luce sui rapporti tra gli ultras e i vertici delle società calcistiche. Lo smantellamento delle leadership delle Curve nerazzurre e rossonere segna un momento delicato per il calcio milanese, mentre l’inchiesta continua a rivelare dettagli sui possibili collegamenti tra le tifoserie e la criminalità organizzata.

L’allenatore dell’Inter, pur coinvolto come testimone, ha voluto sottolineare la sua estraneità ai fatti, limitandosi a riportare le richieste ricevute da parte di Ferdico, senza implicazioni in ambiti diversi da quelli sportivi. Resta ora da vedere come si evolverà l’indagine e quali ulteriori sviluppi emergeranno.

Inchiesta ultras, in mattinata è stato ascoltato Inzaghi. Poi toccherà a Zanetti e Calhanoglu

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, hanno preso il via oggi le audizioni dei tesserati di Inter e Milan coinvolti – ma non indagati – nell’inchiesta della Procura di Milano, coordinata dai pm della Dda Storari e Ombra, sulle Curve di San Siro. Il primo ad essere ascoltato come persona informata sui fatti è stato il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi (contattato al telefono dall’ex capo della Nord Ferdico per parlare dei biglietti per il Manchester), quindi poi toccherà al vicepresidente del club Javier Zanetti e al capitano del Milan Davide Calabria. In seguito dovrebbero essere sentiti Calhanoglu e Skriniar.

Per il fronte sportivo si deve ancora attendere. Nonostante il capo della Procura federale Giuseppe Chinè abbia chiesto a Milano gli atti dell’inchiesta il giorno in cui è venuto alla luce il caso, nulla è stato ancora trasmesso e i tempi potrebbero non essere così brevi. La Procura di Milano preferisce infatti attendere che le indagini raggiungano un livello di maggiore «maturazione» e a Chinè non resta che attendere finché non verrà tolto il segreto sugli atti in questione. A Roma verranno poi valutati i possibili illeciti (art. 25 del Codice di Giustizia sportiva) dei tesserati dei due club. Il rischio per le società al momento è una multa pesante.

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