Adani: “L’analisi sull’Inter è sempre più critica. Se fosse stata l’Atalanta a vincere 0-6 a Roma…”

Daniele Adani ha parlato a “Viva el futbol”. “Barella è completo. Vedo un calciatore molto più votato alla fase offensiva, che anche Spalletti ha messo trequartista in nazionale. Offre molto anche negli spazi stretti, è cresciuto quando gioca vicino alla porta rispetto al recupero, pur rimanendo un giocatore generoso. E’ attaccato sinceramente all’Inter e credo che per temperamento, resa, attitudine nell’Inter rimane fra i tre più importanti. Ne valuto la continuità e non parlo nemmeno del gran gol, ma mi piace parlare più della figura”.

Le parole di Adani

“La prestazione della Lazio è condizionata da quella dell’Inter. La Lazio aveva giocato molto bene per 35-40′, poi il divario è stato clamoroso nei gol, nelle scelte, per forza fisica, per differenza di percorso raggiunto. L’Inter è molto più avanti e non si è risparmiata e il match si onora attaccando fino alla fine della partita. L’attitudine dell’Inter è stata clamorosa. La Lazio aveva vinto a Napoli e Amsterdam, meritatamente. Con l’Inter ha sentito la grande forza dell’avversaria, che ha mostrato un calcio completo, quello che mostra da sempre da quando nell’era Inzaghi c’è stato un riscatto, fino al campionato dell’anno scorso che è stato clamoroso. Quest’anno non era partita bene, ma con la Lazio ha fatto la miglior prestazione stagionale in campionato e non ha nemmeno segnato Lautaro. La sfida era difficile perché sappiamo cosa sta facendo la Lazio”.

“L’Inter ha una padronanza, un’esperienza, una crescita per cui a volte gioca quasi senza fare fatica. E’ talmente consapevole che ogni tanto può riposarsi e ogni tanto palleggia un quarto d’ora perché sa che quando accelera va a calciare in porta. Il Bastoni di oggi è forte, richiesto e ricercato perché nell’interpretazione di questo calcio lui offre una prestazione completa. Si sposa perfettamente con l’evoluzione di tante squadre a tanti livelli. Diventa quasi fondamentale per questa soluzione tecnico-tattica. E tanti giocatori dell’Inter, ognuno nella sua posizione di partenza, fa questo: Barella, Calhanoglu, Pavard, Thuram, Dimarco. Questa squadra è nata per stare insieme. L’Inter di Inzaghi è cresciuta nel collettivo e nei singoli facendo questo. Poi ci son partite che può fare di più, ma questa è la richiesta di tutti vedendo una squadra nata per far questo”.

“Io devo riconoscere che quando l’Inter è al massimo della sua espressione, quindi centrata, attenta, mi aspetto un riconoscimento del fatto che gioca bene. Se Barella, Dimarco, Bastoni, Calhanoglu, Thuram vanno in un’altra squadra, cambiano cognome, taglio di capelli, in alcune prestazioni diresti che giocano bene uguale. Se sul gol di Dimarco il cross di Dumfries lo fa Bellanova e va a chiudere Ruggeri, tu esalti Gasperini. L’analisi sull’Inter è più critica, magari anche perché ci si aspetta di più. L’Inter è partita con dei calciatori che non erano quelli di adesso, se non ci fosse stata la crescita non avremmo detto la stessa cosa. Lobotka c’era da prima di Spalletti, se non cresce non domina il campionato vinto dal Napoli“.

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