L’analisi del post Parma – Inter è sempre quella: l’Inter gioca, segna, poi si addormenta, poi si risveglia e… Con l’Udinese è andata bene, a Parma è stato invece lasciato un punto per strada.
“La sfida di mercoledì contro il Bayern Monaco e lo stato di forma precario di diversi big – scrive sportmediaset.it – hanno costretto Inzaghi (a Parma squalificato, al suo posto Farris) a togliere prima Bastoni all’intervallo (botta al ginocchio che non preoccupa), ma soprattutto Lautaro, Calhanoglu e Dimarco con il risultato tornato in bilico dopo l’1-2 di Bernabé. Gli ingressi di Correa, Frattesi e Zalewski non hanno dato alcuna scossa alla squadra, che con 20 minuti più recupero ancora da giocare non è più riuscita a stringere d’assedio il Parma. In particolare i primi due sembrano ormai con la testa lontano da Milano e soprattutto l’azzurro non riesce più a essere incisivo dalla panchina come nella passata stagione.
Al di là degli uomini, però, a lasciare perplessi è la mancanza di continuità della squadra, che gioca il suo calcio solo a tratti e poi sparisce inspiegabilmente. E ora da qui a fine campionato ogni mezzo passo falso può costare carissimo e con tanti impegni la bucci di banana è dietro l’angolo. Senza un cambio di marcia e uno step dal punto di vista mentale, il sogno Triplete può diventare il peggiore degli incubi, ovvero rimanere con il cerino in mano senza alcun trofeo in bacheca”.
Diciamolo, questa rosa dell’Inter ha qualità non è competitiva per affrontare da protagonista tre competizioni (anzi quattro, se ci mettiamo il Mondiale per Club): campionato, Coppa e Champions. Un dato deve però confortare: la rosa della Juventus – che sta vivendo una stagione fallimentare sotto tutti i punti di vista – ha un valore di 737 milioni, vale in sintesi 113 milioni in più rispetto a quella dell’Inter (valutata 624 milioni). Fonte: Uefa.
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