Allo Stadio Olimpico Lluís Companys è tutto pronto per il primo atto della semifinale di Champions League tra Barcellona e Inter. In palio, un biglietto per la finale, in una sfida carica di tensione e suggestioni: da un lato la miglior difesa del torneo (8 gol subiti), dall’altro il miglior attacco (37 reti segnate). È la partita degli opposti, e promette scintille.
Champions, numeri
L’Inter arriva a questo appuntamento nel momento più delicato della sua stagione: eliminata dalla Coppa Italia e superata dal Napoli in vetta alla Serie A, la squadra di Inzaghi cerca nella Champions una scossa, un’occasione per rialzarsi e tornare a credere nel grande obiettivo. Sul fronte opposto, il Barcellona vola sulle ali dell’entusiasmo: dopo il successo in Copa del Rey contro il Real Madrid e una Liga che sembra saldamente in mano, la squadra di Flick – nonostante l’assenza di Lewandowski – si presenta carica, fiduciosa e con il sostegno di un Montjuïc pronto a esplodere.
La sfida mette a confronto due modi opposti di intendere il calcio. Il Barça di Flick si affida alla qualità di De Jong e Pedri in regia e all’estro sulle corsie di Yamal e Raphinha: ritmo alto, pressing feroce e vocazione offensiva. Una proposta affascinante, che però talvolta ha evidenziato fragilità nella fase difensiva. L’Inter, invece, proverà a rispondere con ordine, compattezza e intelligenza tattica: tenere il possesso in uscita, eludere la prima pressione e poi attaccare lo spazio con rapidità. La sfida si giocherà anche sugli esterni, dove sono attesi duelli intensi e tanti uno contro uno nello stretto.
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