Fabrizio Biasin su X commenta così la vittoria dell’Inter sul Barcellona e la conquista della finale Champions.
“Abbiamo assistito a una semifinale di Champions destinata a restare nel tempo. Abbiamo assistito a qualcosa di epico, unico, raro. Abbiamo assistito a una squadra che ha scelto di non arrendersi a un destino che sembrava scritto, segnato, irreversibile. Abbiamo visto Yann Sommer, portiere svizzero costato tremila lire, giocare come un Supereroe svizzero della Marvel svizzera. Abbiamo visto Lautaro Martinez rimettersi in piedi perché fuori da certe partite non ci puoi stare neanche se sei a pezzi e possibilmente le devi indirizzare. Abbiamo visto Davide Frattesi che a gennaio “andrà alla Roma”, restare a Milano per scrivere un pezzo di storia del calcio. Abbiamo visto Francesco Acerbi, 37 anni, segnare come Lewandowski, meglio di Lewandowski, al minuto “è tutto finito” di una partita che poi non è finita. Abbiamo visto Simone Inzaghi che “è bravo però…” e “è bravo ma…” e “è bravo ma ‘sti cambi, eh, suvvia, ‘sti cambi…” realizzare un capolavoro, l’ennesimo. Abbiamo visto una squadra, l’Inter, già giudicata e processata e “possiamo parlare di stagione deludente o perché no, fallimentare?” zittire tutti con una prestazione che definire “di cuore” sarebbe ingiusto, perché il cuore c’è stato eccome, ma ci sono stati soprattutto il lavoro, l’organizzazione, la lucidità, la capacità di andare oltre. L’Inter la sera del 6 maggio 2025 è andata “oltre”. E francamente si merita. Ogni. Singolo. Applauso”.
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