Tra gennaio e marzo Evaristo Beccalossi, leggenda dell’Inter, ha affrontato la partita più difficile della sua vita. A raccontarlo è la moglie Danila al Corriere della Sera: il 9 gennaio l’ex numero 10 nerazzurro è stato colpito da un’emorragia cerebrale. Ricoverato d’urgenza a Brescia, è entrato in coma e i medici hanno temuto il peggio: “Non sappiamo se arriva a domani”, dissero alla famiglia.
Beccalossi ha superato 47 giorni durissimi, tra terapia intensiva e riabilitazione, sempre sostenuto dalla moglie, dalla figlia Nagaja e da tanti amici. Dalla curva sud vista dalla finestra all’eco del messaggio vocale di Gianni Infantino, tutto ha contribuito al risveglio del Becca. “Quando ha sentito il messaggio, anche in coma, ha reagito”, racconta Danila.
Il presidente dell’Inter Marotta, Oriali, Bordon e altri ex compagni dello scudetto 1980 lo hanno seguito costantemente. Ora, a due giorni dai suoi 69 anni, Beccalossi guarda avanti, tra rieducazione e il sogno di tornare al lavoro. “Non ha voglia di allenarsi, come quando giocava”, scherza la moglie. Ma una cosa è certa: “Quando gli abbiamo chiesto chi andrà in finale, ha risposto subito: l’Inter, ovvio”.
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