Nel giorno del suo 80esimo compleanno, Massimo Moratti si è raccontato a Inter TV, regalando una toccante intervista che ripercorre la sua avventura da presidente nerazzurro. Un viaggio nel cuore dell’Inter, vissuto con passione, senso del dovere e un amore mai venuto meno.
«L’Inter è stata una cosa bellissima – racconta – un privilegio, più che un compito. È stata parte della mia famiglia, di mio padre, e poi mia. Un amore totalizzante». La sua storia con il club è segnata da intuizioni storiche, come l’arrivo di Ronaldo, una scelta visionaria che rilanciò l’Inter nel mondo: «Mi piaceva, era un sogno. Lo abbiamo reso possibile, sorprendendo tutti».
Tra i calciatori più amati, Moratti cita Mario Corso, Recoba, Beccalossi e Skoglund: «Rappresentano il sogno di chi ama il calcio. Ma sono affezionato a tutti, più che giocatori sono stati amici». Il suo allenatore del cuore? Mourinho, ma non dimentica Simoni, Mancini, Hodgson.
«L’Inter è un modo di guardare la vita – confessa – un qualcosa che va oltre il calcio. È resistenza, emozione, speranza. Un amore scelto, non capitato. E come ogni amore vero, si vive con gioia e dolore, ma sempre con il cuore pieno».
Una vita intrecciata a quella di un club unico. Per sempre, Massimo Moratti e l’Inter.
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