In un lungo post pubblicato su X, il giornalista Maurizio Pistocchi è tornato a puntare il dito contro alcuni episodi arbitrali controversi che hanno acceso il dibattito negli ultimi mesi di Serie A, sollevando dubbi sulla trasparenza e sul funzionamento della tecnologia VAR e sul ruolo del designatore Gianluca Rocchi.
“Vi ricordate la trattenuta di N’Dicka su Bisseck in Inter-Roma?” scrive Pistocchi, facendo riferimento al match giocato lo scorso ottobre. “Fatevi due domande: 1. Perché il direttore di gara non fu chiamato alla OFR dal VAR Di Bello? Chiedetelo all’AVAR Piccinini che aveva suggerito la revisione. 2. Per quale motivo il dialogo tra Di Bello e l’arbitro Fabbri non è mai stato trasmesso da DAZN a Open VAR?”.
Secondo il giornalista, dietro la mancata trasmissione dell’audio ci sarebbe una scelta precisa: “Chi non ha voluto è stato lui: il designatore Rocchi”.
Pistocchi si sofferma poi su un altro episodio discusso: il rigore del 2-2 assegnato all’Inter nel match contro la Lazio. “Nel dialogo trasmesso a Open VAR tra Chiffi e il VAR Di Paolo non si è mai sentita la voce dell’AVAR Guida. Semplice: non ha detto una parola”.
Non manca un riferimento polemico anche al match Parma-Napoli, quando un rigore concesso nel finale fu poi annullato dopo un intervento del VAR:
“Sapete chi era il VAR che ha portato l’arbitro Doveri all’annullamento del rigore al 90’? Marino. Lo stesso che in Fiorentina-Inter ‘obbligò’ Aureliano a concedere un penalty per un presunto fallo di Sommer”.
Il post si chiude con un attacco al sistema di governance della Serie A e a due figure centrali: Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis. “Dopo la santa alleanza con Lotito, De Laurentiis è il vero dominus della Serie A: ha ottenuto lo spostamento al venerdì dell’ultima giornata di campionato e che la sede di un eventuale spareggio sia Roma, e non Milano come da regolamento”.
Infine, Pistocchi lancia un’ultima provocazione: “Sapete chi era il candidato presidente di Lega Serie A di Lotito e De Laurentiis? Chiedetelo a Ivan Zazzaroni. Era lui”.
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