L’appuntamento è a giugno, dopo la finale di Monaco. Simone Inzaghi e l’Inter si vedranno per parlare di futuro. Il tecnico, come raccontato nei giorni scorsi, è nel mirino di diversi club, da tempo. Ai corteggiatori inglesi si è unito per esempio l’Al-Hilal, ma l’offerta da 20 milioni a stagione non ha fatto breccia. Inzaghi si vede ancora nel calcio europeo e in testa ai suoi pensieri c’è sempre l’Inter. Il tecnico non considera ancora chiuso il suo ciclo in nerazzurro – è arrivato a 215 presenze, quarto di tutti i tempi dietro miti come Trapattoni (232), Mancini (303) ed Herrera (366) -, però dopo quattro stagioni dei ragionamenti andranno fatti. E non riguardano i soli discorsi temporali (la nuova scadenza sarà fissata come minimo al 2027) ed economici, con l’ingaggio che verrà ritoccato verso l’alto (da 6.5 ad almeno 7 milioni).
Due anni fa, dopo la delusione di Istanbul, il club diede una decisa rinfrescata alla rosa, cambiando dodici giocatori per un mercato che si rivelò decisivo per il raggiungimento della seconda stella. La sensazione è che anche nei prossimi mesi ci sarà una sorta di rivoluzione e Inzaghi in questo senso chiederà garanzie. Perché la linea indicata da Oaktree porterà a un ringiovanimento dell’organico, però il tecnico – che potrebbe trovarsi nella situazione di gestire la delusione per scudetto e Champions sfuggiti al fotofinish – non vorrebbe allenare solo talenti Under 23 di grande prospettiva. Per ripartire serviranno personalità e carattere, giocatori che sappiano reggere determinate pressioni perché ovviamente all’Inter ’25-26 verrà chiesto di rimanere al top in tutte le competizioni. E Inzaghi vorrà una rosa all’altezza dell’ambizioni del club. A riportarlo è Tuttosport.
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