L’Inter rompe il silenzio. Il club nerazzurro avrebbe espresso il desiderio di un passo indietro da parte di Gianluca Rocchi, attuale designatore arbitrale. Il club nerazzurro ritiene di essere stato penalizzato a più riprese da gennaio in poi, in particolare per episodi controversi e una gestione discutibile della comunicazione legata al VAR.
Sotto accusa soprattutto la trasparenza degli audio VAR pubblicati da Dazn nella trasmissione Open Var, voluta dall’AIA per spiegare le decisioni arbitrali. Nel caso del rigore non concesso a Bisseck in Inter-Roma, l’audio fu inizialmente negato. In altri casi, come in Inter-Lazio, l’audio diffuso è stato parziale, omettendo ad esempio le parole dell’arbitro Chiffi nella fase immediatamente successiva all’episodio.

Come riporta il quotidiano La Repubblica non è solo l’Inter a sollevare dubbi. Le recenti critiche di tecnici come Conte, Gasperini e Ranieri hanno riacceso il dibattito sull’utilizzo del VAR e sulla gestione arbitrale. Il tema non sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Federale del 26 maggio. Potrebbe tuttavia entrare con forza in quello del 19 giugno, dove i club potrebbero non solo chiedere chiarimenti, ma invocare una riforma profonda del sistema e un cambio nei vertici dell’AIA.
L’era della fiducia cieca nelle istituzioni arbitrali sembra ormai al tramonto.
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