Marcus Thuram, attaccante dell’Inter, si prepara alla sfida più importante della stagione contro il Paris Saint-Germain, squadra della sua città natale. “È una partita speciale perché è una finale di Champions e perché gioco contro una squadra che conosco bene, con giocatori che conosco. Speriamo di vincere”, ha dichiarato durante il media day di Appiano Gentile.
La delusione per lo scudetto, ma la testa è sul presente
Tornando alla recente sconfitta in campionato, Thuram ha ammesso: “Dopo Como non ero arrabbiato, ero triste. Sapevo che avevamo perso uno scudetto che potevamo vincere. Ma adesso tutto è alle spalle”. E aggiunge con un sorriso: “Spero di spiegare io qualcosa a mio padre questa volta”, riferendosi a Lilian Thuram, campione del mondo nel 1998.
L’intesa con Lautaro e il valore del gruppo
Thuram ha lodato l’intesa con il capitano nerazzurro: “Giocare con Lautaro è facile. È il nostro leader, mi ha aiutato molto. È un privilegio condividere il campo con lui, con Tucu, Marco e Medhi. Siamo un gruppo solido e ci divertiamo a giocare insieme”.
Un rendimento altalenante, ma l’obiettivo è il trofeo
Dopo un’ottima prima parte di stagione, il francese ha vissuto un calo fisiologico anche a causa di qualche problema fisico: “Il mio rendimento è calato, lo so, ma l’importante è che l’Inter vinca. Ora siamo in finale e vogliamo dare tutto per alzare questo trofeo”.
Mondiale e Champions: emozioni diverse
“Ho giocato una finale Mondiale, ma è diversa: lì tutto è più rapido. Con l’Inter il percorso è stato più duro, tra andata e ritorno. Ora manca un ultimo step e vogliamo farlo al meglio”.
Tra leggerezza e consapevolezza
Secondo Thuram, l’approccio mentale sarà fondamentale: “La rabbia? Serve equilibrio. Devi ricordarti sia il bene che il male fatto durante l’anno. Serve leggerezza, ma anche consapevolezza per affrontare una partita così”.
L’importanza di Arnautovic
Spazio anche a parole d’affetto per il compagno Marko Arnautovic: “Ha un ruolo chiaro, ci aiuta molto. È un uomo spogliatoio e ha segnato gol importanti. Per me è come un fratello. Ha vinto il Triplete qui, è una figura importante per la mia crescita”.
Sul PSG, Donnarumma e l’atmosfera della finale
Thuram non è sorpreso del cammino dei parigini: “Hanno un grande allenatore e una grande squadra. Non mi sorprende vederli in finale”. Su Donnarumma: “Non ho chiesto consigli, ma forse lo farò. È uno dei migliori portieri al mondo”.
Famiglia, Nazionale e finale
Chiude parlando della famiglia e dell’aspetto emotivo della sfida: “Mio padre mi parla ogni giorno, non solo prima della finale. Sarà speciale giocare contro la squadra della mia città e con compagni della Nazionale. Non è una rivincita per l’Inter, è una nuova finale e dobbiamo viverla senza pressione”.
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