I social non sono la realtà, ma spesso la riflettono. E in queste ore concitate dopo l’addio di Simone Inzaghi, Instagram è diventato lo specchio dei sentimenti — o delle mancanze — nel mondo nerazzurro. Pochi messaggi, pochi saluti. Troppo pochi, per un allenatore che sembrava aver costruito un rapporto profondo con la squadra.
Su 25 giocatori, solo in cinque hanno speso parole pubbliche per lui. Il più toccante è stato Dimarco, che ha scritto:
“Ciao Simone. Sei stato come un fratello maggiore, un amico leale con cui ho condiviso quattro anni bellissimi e quella stella che ci legherà per sempre. Grazie per tutto. Dimaaaaaaashhhhh.”
Anche Thuram ha voluto omaggiare Inzaghi con una foto e un messaggio di gratitudine:
“Un grande mister e ancora più grande uomo. Grazie per la fiducia e tutte le emozioni vissute.”
Bisseck, Pavard e Calhanoglu si sono limitati a un semplice “Grazie per tutto” nelle storie, mentre il resto dello spogliatoio ha scelto il silenzio. Nessun messaggio da Lautaro, Barella, Bastoni, Sommer, Acerbi, Dumfries. Zielinski ha addirittura postato una foto dal ritiro della Polonia, ignorando l’addio e la serata amara di Monaco.
Forse Inzaghi ha sentito i suoi ragazzi in privato. Ma chissà se, dopo quattro anni intensi, si aspettava un addio un po’ più sentito. Anche solo con un post.
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