Roberto Boninsegna ha parlato alla Gazzetta dello Sport: “Questa sull’accordo tirata fuori dagli arabi è una storia triste. Non da professionisti. Trovo ingiusto che il nostro allenatore alla vigilia di una partita così importante per il mondo nerazzurro avesse già un altro contratto, non è modo di comportarsi specialmente se il club tenuto all’oscuro di tutto si chiama Inter. Finale? Il dubbio c’è, ma nessuno può avere la certezza che sia andata così. Di sicuro tra professionisti ci si comporta diversamente, Inzaghi doveva almeno informare per tempo l’Inter della decisione presa. Sapere solo oggi che tutto era stato deciso nei giorni precedenti al match col Psg non è giusto”.
Le parole di Boninsegna
“Offerta faraonica, senza dubbio e quindi nessuno si scandalizza che abbia accettato. Aggiungo che nel calcio moderno Inzaghi non è il primo e non sarà l’ultimo a definire un trasferimento ad altro club prima della fine della stagione. Ma questo è un altro discorso. Da cosa si deve cominciare? Dal centrocampo: manca un regista. Inzaghi ha arretrato nel ruolo Calhanoglu, ricavandone a volte buone prestazioni ma alla distanza si è capito come l’allenatore si sia dovuto un po’ arrangiare, perché il turco ha mostrato dei limiti, nel ruolo”.
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