Daniele Adani ha parlato nell’ultima puntata del podcast Viva El Futbol: “La scelta di Chivu dovrebbe essere frutto di un percorso, di una visione chiara. O si parte da un progetto e si cerca il profilo adatto, oppure si ha in mente un allenatore e si costruisce attorno a lui. Onestamente, non ho capito questa decisione. Non metto in discussione la qualità di Chivu, che mi sembra serio, competente, appassionato e ben inserito nell’ambiente nerazzurro, ma manca, secondo me, un percorso logico e condiviso”.
Le parole di Adani
“L’analisi andava fatta con settimane di anticipo, non aspettando il fischio finale di PSG-Inter. Lo stato maggiore dell’Inter era pronto a salutare Inzaghi o ha reagito all’ultimo? Se era pronto, avrebbe potuto muoversi prima. Non parlo di telefonate, ma almeno di studiare le alternative, sondare il terreno, sviluppare idee. Per permettere a Chivu di esprimersi al meglio, serve una squadra da migliorare e ringiovanire gradualmente. Con Inzaghi, l’Inter ha avuto un’identità forte. Non ha vinto quanto meritava in Italia, ma è stata sempre competitiva, centrando due finali di Champions League in tre anni. Dopo la finale, però, tutto mi è sembrato improvvisato”.
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