L’aria a Appiano Gentile non è delle più serene. L’Inter, reduce dalla dolorosa eliminazione dal Mondiale per Club, sta vivendo un momento interno che sa di inizio crepe. Il nervosismo non è più solo il frutto di un’estate calda, ma una realtà evidente anche dentro lo spogliatoio. E nel mezzo ci finisce anche Marcus Thuram.
A far scattare l’allarme è stato il duro sfogo di Lautaro Martínez nel post partita: “Chi vuole andare via, arrivederci”, ha tuonato il capitano nerazzurro ai microfoni di DAZN. Un messaggio che non lascia molto spazio a interpretazioni. Il destinatario? Pare essere Hakan Calhanoglu, accostato insistentemente al Galatasaray. Ma la vicenda ha avuto un’eco più ampia, perché nella discussione si è inserito anche Thuram. In silenzio, ma con un ‘like’ social che dice tanto.
Segnali d’allarme: il gesto social e la frattura nello spogliatoio
Il gesto di Thuram, approvando pubblicamente il post difensivo di Calhanoglu, ha sollevato più di un sopracciglio. Non è solo una presa di posizione, ma un campanello d’allarme. Il rischio è che, dietro ai sorrisi di rito e alle frasi di circostanza, ci sia una frattura più profonda in seno al gruppo. Chivu – catapultato al comando dopo l’addio di Inzaghi – ha convocato una riunione urgente per ricompattare l’ambiente. Ma basterà?
Contratto lungo, ma clausola pericolosa
Thuram è arrivato a Milano solo un anno fa, firmando un contratto fino al 2028. Ma attenzione: l’accordo prevede una clausola rescissoria da 85 milioni valida per l’estero. Un importo importante, certo, ma non proibitivo per le big europee. Soprattutto se considerano il talento di un giocatore che, a inizio stagione, aveva incantato con i suoi strappi e la sua intesa con Lautaro.
Oggi però il contesto è cambiato. L’Inter è una società ambiziosa, ma non può permettersi di trattenere giocatori scontenti. Se qualcuno bussasse con l’assegno giusto, e se il giocatore mostrasse la volontà di voltare pagina, Marotta e Ausilio non si farebbero trovare impreparati.
Un 2025 in chiaroscuro: numeri e prestazioni in calo
La seconda metà della stagione di Thuram, inutile girarci intorno, è stata opaca. Dopo un avvio promettente, il francese ha chiuso l’anno con appena 5 gol nel 2025. Decisivi sì, come quello contro il Barcellona e la doppietta al Feyenoord, ma troppo pochi per un attaccante del suo calibro e del suo impatto economico.
Dal 30 aprile non segna più, e nelle ultime apparizioni – finale di Champions inclusa – ha mostrato una condizione atletica in evidente calo, anche a causa dei fastidi muscolari. Ecco perché iniziano a circolare le prime riflessioni: Thuram è ancora centrale nel progetto nerazzurro?
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