Stefano Sensi, centrocampista ex Inter attualmente svincolato, ha parlato del suo presente e del suo futuro ai microfoni di Radio Sportiva. Tra riflessioni personali e spunti di carriera, l’ex nerazzurro si è raccontato con sincerità:
“Sto bene, posso godermi la famiglia e i bambini. Ma più passano i giorni, più cresce la tensione. Cerco di rimanere sereno: anche l’anno scorso ho vissuto un’estate simile. Non è l’ideale, ma ormai ci sono abituato.”
Una scelta da ponderare
Alla domanda su quale tipo di proposta si aspetti, Sensi ha risposto con grande lucidità:
“La cosa più importante è scegliere bene. Farlo tanto per fare spesso si rivela un errore. Non sai mai cosa ti aspetta, dove vai, e ora che ho una famiglia devo valutare tutto a 360 gradi. Voglio fare una scelta che conti davvero.”
Il presente fisico e il passato all’Inter
“Fisicamente sto bene. Ho vissuto momenti complicati, soprattutto all’Inter, come tutti sanno. Ma da due o tre anni ho trovato un equilibrio anche grazie a un ragazzo che mi segue: ora posso dire di stare bene davvero.”
Il ruolo decisivo di Antonio Conte
“Posso solo ringraziare Conte. Con lui ho fatto il vero salto di qualità nella mia carriera. Non era scontato che un allenatore del suo calibro, in una realtà come l’Inter, mi desse tanta fiducia. È molto esigente, sia dal punto di vista tecnico che fisico, ma ne parlo sempre bene. Gli allenamenti con lui erano durissimi, ma poi in campo la domenica ti sentivi al top.”
Il rammarico per De Zerbi
“Mi dispiace che nessuna big abbia puntato su De Zerbi. Io con lui mi sono divertito tantissimo. È un allenatore top, con idee, carisma e tanto altro. Ha tutto per stare in una grande squadra: è un peccato non vederlo in Serie A.”
Su Simone Inzaghi e il rapporto con gli allenatori
Infine, un pensiero su Simone Inzaghi, da poco approdato in Arabia Saudita:
“Con lui ho avuto un rapporto molto bello. È una persona con cui puoi parlare, la sua porta è sempre aperta. In generale mi sono sempre trovato bene con tutti gli allenatori: non sono uno che cerca lo scontro, cerco sempre di mettermi nei panni degli altri. All’Inter c’erano giocatori fortissimi, io ho cercato di metterlo in difficoltà in senso positivo, con il lavoro. Poi è normale, non si può piacere a tutti, ma con lui ho avuto un buon feeling.”
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