Il nuovo stadio di San Siro è oggi più vicino alla realizzazione. In una giornata che poteva segnare un duro colpo per il progetto di Milan e Inter, sono arrivate invece due importanti notizie positive.
1. Il Tar respinge il ricorso del “Comitato Si Meazza”
Il Tribunale amministrativo della Lombardia ha bocciato la richiesta di sospendere la vendita dello stadio, confermando come data di possibile vincolo architettonico il 10 novembre 2025, come indicato dalla Soprintendenza. Il Comitato sosteneva invece che il vincolo fosse già attivo, il che avrebbe bloccato ogni demolizione. La decisione del Tar rappresenta un punto a favore per chi sostiene il nuovo stadio, anche se il Comitato annuncia battaglia in tutte le sedi: Tar, Corte dei Conti, Procura e ANAC. Intende inoltre ottenere il riconoscimento di un vincolo già esistente sulla tribuna Ovest.
2. Accordo economico tra club e Comune
Inter, Milan e Comune di Milano hanno trovato un’intesa sul prezzo di vendita dello stadio e delle aree adiacenti: 197 milioni di euro, cifra fissata dall’Agenzia delle Entrate. L’accordo include la compartecipazione del Comune a costi di bonifica e smaltimento. Lo scopo comune è evitare che le squadre si spostino altrove, come San Donato, dove il Milan aveva già un progetto alternativo. Il nuovo stadio, condiviso, garantirebbe efficienza economica per i club e continuità d’uso per l’area.
Una clausola di salvaguardia
Nel contratto verrà probabilmente inserita una clausola che annulla la vendita in caso di successiva dichiarazione di vincolo già attivo. Massima cautela, quindi, ma anche la chiara volontà di procedere.
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