Tradurre non basta: bisogna capire cosa si traduce
Nel mondo dell’informazione – soprattutto quella sportiva, dove le notizie corrono più veloci dei comunicati ufficiali – è sempre più frequente incappare in errori causati da traduzioni frettolose o automatiche.
Il caso recente di Mehdi Taremi e della sua presunta partenza a parametro zero dal club attuale, nonostante un contratto biennale in essere, è un esempio perfetto di come un’informazione possa essere mal interpretata a causa di una traduzione sbagliata o superficiale.
“Bedelsiz” non vuol dire sempre “svincolato”
Secondo il quotidiano turco Fotomaç, il Besiktas sarebbe convinto di poter chiudere l’operazione Taremi “a titolo gratuito”, usando il termine turco “bedelsiz”. Alcuni hanno subito tradotto questo come “a parametro zero”, scatenando confusione: com’è possibile che un giocatore con un contratto valido per altri due anni lasci il club gratuitamente?
Attenzione: ciò non implica necessariamente un reale svincolo a parametro zero. Secondo l’interpretazione della stampa turca, Taremi potrebbe svincolarsi sulla base di un accordo particolare (ad esempio una clausola, una risoluzione consensuale o un gentleman’s agreement). Nulla di ufficiale, nulla di verificabile. Solo voci di mercato. Anche perché l’Inter lo ha preso a parametro zero ma non lo valuta meno di 5 mln, ovvero il suo costo a bilancio.
Taremi, è comunque aria di addio
La parola chiave del fraintendimento è proprio “bedelsiz”, che può significare “gratuito”, ma in ambito calcistico può riferirsi a:
- un prestito gratuito;
- una cessione a titolo gratuito consensuale;
- un accordo tra club;
- o, appunto, una speranza di chi tratta, più che un fatto.
Il problema nasce quando questa notizia viene riportata in Italia – o altrove – senza il giusto contesto e magari tradotta automaticamente. “Taremi via a zero dall’Inter” diventa improvvisamente un fatto, quando in realtà è solo un’ipotesi, o peggio, una forzatura giornalistica.
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