Sotto il cielo agitato di Ademola Lookman resta una sola certezza: il suo desiderio di vestire la maglia dell’Inter. Ieri, a Montecarlo, la squadra di Chivu affrontava il Monaco nella prima vera amichevole stagionale, ma l’eco della trattativa per il nigeriano ha oscurato in parte il verde del campo. Attorno al 26enne, scelto per guidare la rivoluzione offensiva del nuovo tecnico, si muove un intreccio di pressioni e tensioni: allenamenti individuali lontano da Zingonia, fuga all’estero senza autorizzazione, ira dell’Atalanta e rifiuto netto di ogni destinazione che non sia Milano.
Lookman, situazione
La frattura con la Dea appare ormai insanabile. Lo staff di Lookman rivendica una promessa di cessione fatta la scorsa estate, ma per la società bergamasca l’accordo valeva solo per l’estero. Ora, oltre a una possibile multa, c’è la minaccia che il giocatore non torni ad allenarsi con il gruppo. In mezzo, l’Inter attende con pazienza: già presentate due offerte, e pronta una terza da 45 milioni più bonus fino a 50, ma serve un segnale chiaro da Bergamo per aprire la trattativa in Serie A.
Dopo aver incassato 68 milioni per Retegui, l’Atalanta non vuole rinforzare una rivale diretta e cerca aperture in Premier League. L’Arsenal, a caccia di un esterno capace di rompere le linee anche centralmente, è uno dei club sondati, ma finora nessuna proposta concreta è arrivata. E dalle parti di Lookman, il richiamo inglese non affascina: in Serie A ha raggiunto livelli mai toccati tra Everton, Fulham e Leicester.
Il legame con l’Inter è già sigillato da un quinquennale da 4,5 milioni a stagione, pronto solo da depositare. Marotta e Ausilio, forti dei rapporti con la famiglia Percassi, non vogliono forzare la mano, ma attendere ancora qualche giorno. Se il cielo sopra Lookman non si rischiarerà, valuteranno alternative come Jadon Sancho. Per ora, però, la rotta è una sola: il nerazzurro di Milano.
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