L’Inter pensa al futuro senza dimenticare la sua storica solidità difensiva. Se davanti l’attenzione è sull’estro di Lookman e a centrocampo sull’irruenza di Koné, in società — d’accordo con Cristian Chivu — si ragiona su un intervento mirato dietro. Il reparto, affidabile ma ormai segnato dal tempo, ha bisogno di un rinforzo centrale, soprattutto in vista della possibile uscita di Benjamin Pavard, il “braccetto” candidato all’addio.
Solet, situazione
Il nome in cima alla lista è quello di Oumar Solet, 25enne dell’Udinese. A San Siro, contro i nerazzurri, si era presentato con una prestazione da gigante: un gol in progressione da Nfl e una prova difensiva da leader, sfruttando i suoi 195 centimetri. Marotta e Ausilio lo seguono da anni, sin dai tempi del Salisburgo, e oggi appare pronto al salto in una big. L’ostacolo, però, è extra-campo: dal maggio 2025 è indagato dalla Procura di Udine per presunta violenza sessuale, situazione che spinge l’Inter a cautelarsi. La formula preferita sarebbe un prestito con obbligo di riscatto tra i 20 e i 25 milioni, vincolato alla risoluzione della vicenda giudiziaria, sul modello Gudmundsson-Fiorentina un anno fa.
Parallelamente si valuta la cessione di Pavard, che pesa a bilancio circa 18 milioni. La pista più calda porta al Galatasaray, con cui i contatti sono avviati. La sua uscita aprirebbe lo spazio per ringiovanire un reparto affidato oggi a veterani come Acerbi (37 anni), De Vrij (33) e Darmian (35). Quest’ultimo è pronto a traslocare di nuovo in difesa a tre, lasciando la fascia destra a Luis Henrique e prendendo proprio il posto del francese, mentre Bisseck è destinato alla titolarità. Solet rappresenta quindi l’opzione più concreta, ma resta viva anche la pista che porta a Loïc Badé del Siviglia, coetaneo del francese dell’Udinese e già testato da Deschamps in nazionale. Costa di più (attorno ai 30 milioni) ed è seguito anche dal Bayer Leverkusen, ma l’Inter continua a tenerlo d’occhio.
Lascia un commento