Palacios, preferito a Leoni, in maglia Inter ha collezionato appena due apparizioni per un totale di dieci minuti, quindi il prestito al Monza terminato con una retrocessione. Oggi, a complicare ulteriormente le cose, c’è un mercato che più che aprire porte sembra chiuderle.
Palacios, il punto
La società sta cercando una nuova sistemazione per Tomas Palacios, ma gli spazi a disposizione in rosa sarebbero minimi e le alternative, col passare delle settimane, si stanno assottigliando. Qualche tempo fa sembrava fatta con il Basilea, ma la trattativa si è arenata. Poi si sono affacciate le ipotesi Olympiacos e Rayo Vallecano, anche queste sempre meno concrete. A pesare, oltre alle valutazioni tecniche, anche il passaporto da extracomunitario del difensore.
La sua è una storia di sliding doors. Per comprenderla appieno bisogna tornare all’agosto 2024, quando l’Inter cercava un centrale giovane, futuribile e pronto a crescere rapidamente. La scelta si ridusse a due nomi: Palacios e Leoni. Vinse l’argentino, strappato all’Independiente Rivadavia per circa 6,5-7 milioni (con possibilità di arrivare a 11 coi bonus). Per Leoni, allora alla Sampdoria, sarebbero bastati poco meno di 8 milioni: cifra che il Parma investì, salvo poi rivendere il giocatore al Liverpool per oltre 30 milioni, più bonus e percentuale sulla futura cessione.
Dodici mesi più tardi, l’Inter ha provato a riaprire il discorso con il Parma per Leoni, ma l’irruzione del Liverpool ha chiuso ogni possibilità. E così resta il rimpianto: cosa sarebbe successo se la dirigenza nerazzurra avesse scommesso su Leoni e non su Palacios, oggi in attesa di una sistemazione con la pista Rayo Vallecano ormai sfumata?
Lascia un commento