Inter-Atalanta 2-0

La bestia nera è finalmente domata. Non senza difficoltà, ma con caparbietà e colpi da campioni, la pazza Inter ci regala un’altra bella serata vittoriosa. L’Atalanta non ci regala niente da circa tre anni e arriva a Milano dopo il pari siciliano che ha frenato i nerazzurri. Mazzarri parte con Palacio e Icardi titolari, Jonathan e Dodò esterni, Medel e Guarin al fianco di Kovacic, difesa titolare. Il primo tempo è di marca interista, non ci facciamo mancare niente. Vidic prende un palo su colpo di testa, Palacio si fà parare un calcio di rigore dopo il fallo in area a danno di Ranocchia, Icardi esce per una botta rimediata su un fallo non sanzionato a centrocampo e alla fine arriva Osvaldo. Subentrato all’infortunato Icardi, l’italo-argentino si dimostra subito in serata di grazia, sarà l’aria di San Siro che lo esalta, ma in mezzo al campo è sempre presente, riferimento costante per i compagni. Al 40′ Guarin gli mette il pallone sui piedi con un calcio di punizione e Osvaldo tira a volo in mezza sforbiciata. Per il portiere atalantino nulla da fare, gol spettacolare. La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo: Palacio prende un palo clamoroso con un diagonale basso. La squadra comincia a schiacciarsi dietro e a subire le iniziative bergamasche, mai comunque realmente pericolose. Sembra uno di quei momenti di partita che l’anno scorso ci costavano punti e iatture e infatti Mazzarri dalla panchina fà il diavolo a quattro. Il mister però non si arrende all’improvviso immobilismo della squadra e riporta equilibrio con i cambi. Entra prima Hernanes al posto di Guarin (’65) e poi M’Vila al posto di Palacio (’74) che dà un pò la scossa al centrocampo nerazzurro. Hernanes appena entrato sembra ancora appannato, ma al minuto 87 riesce finalmente a sbloccarsi. Calcio di punizione al limite dell’area e il brasiliano fà un bellissimo gol che manda i tifosi in cielo, placa le ire di Mazzarri, dà serenità e felicità a Moratti e Thohir seduti insieme in tribuna e finalmente, doma la bestia (nera). Una vittoria sofferta dunque, una partita sempre in bilico praticamente fino alla fine, ma che per questo è anche più bella da chiudere con una vittoria e tre punti che, per quello che può servire alla quarta giornata, ci lanciano al terzo posto. In campo, Osvaldo, Kovacic, Medel e Juan Jesus svettano su tutti per la loro prestazione individuale, ma la squadra c’è e tiene botta anche nei momenti duri, quelli che fino all’anno scorso preludevano all’ennesima delusione. Vidic si riscatta dall’errore di Palermo con una prestazione impeccabile. Gli esterni ancora una volta sono messi a dura prova, ma riescono a dare il loro contributo. Speriamo che quest’anno Mazzarri sia riuscito a trovare la quadra, sia dal punto di vista fisico che mentale e la continuità per arrivare a fare risultato anche nei momenti “neri”, come capitato con l’Atalanta. Avanti il prossimo!

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