Carpi-Inter 1-2


Seconda di campionato, a un giorno dalla chiusura della sessione  estiva di mercato: Inter prima in classifica a +6 sui campioni d’Italia, due vittorie consecutive e due certezze, Jovetic e Miranda. A leggerla così nulla da aggiungere, ma… perché con l’Inter c’è sempre un ma, non è tutto rose e fiori. La sensazione, obiettivamente, è che a farci volare alti siano più i demeriti altrui che i meriti propri. Intendiamoci: rispetto all’anno scorso è tutt’altra musica. Abbiamo una coppia centrale difensiva vera, bocche di fuoco in attacco che assicurano estro, fantasia e gol (Jovetic è a tre gol fatti), ma manca un assetto coriaceo, manca qualità a centrocampo, non c’è ancora un identità per dirla in breve. Ci vuole ancora tempo, bisogna assestare una squadra completamente nuova e dare tempo a chi non conosce la serie A di entrare nel “ritmo giusto”. E sperare che entro lunedì sera arrivino i rinforzi necessari, perché, come ha detto lo stesso Mancini, siamo contati… Ad ogni modo, tra dubbi e incertezze, una cosa buona resta: bottino pieno prima della pausa e del derby.

Contro il Carpi, squadra onestà,  ma evidentemente poco avvezza alla serie A, l’Inter fa un buon primo tempo, chiudendo in vantaggio è lasciando agli avversari una sola vera occasione sul finale. Nella ripresa i padroni di casa si fanno sempre più aggressivi, mentre i nerazzurri cedono campo progressivamente. Sparisce la verve del primo tempo, si affloscia il pressing alto e alla fine, come da manuale, si prende gol. Gli ultimi dieci minuti ritornano marcati nerazzurro fino al fallo su Guarin che vale il calcio di rigore, il secondo gol di Jovetic e soprattutto i tre punti.

Bene il pacchetto difensivo anche se Juan Jesus è apparso col passare dei minuti più appannato della partita precedente. A centrocampo Kongdobia e Guarin a corrente alternata, Brozovic un pò spaesato e spesso fuori posizione a fare il trequartista. Jovetic e Miranda migliori in campo.

Il Carpi e il clima non sono stati avversari semplici; l’arbitro non ha fischiato un rigore sullo zero a zero per i padroni di casa, ma ha sbagliato anche a nostro danno e dunque possiamo comunque ritenerci soddisfatti, a conti fatti, del risultato finale. C’è ancora da sistemare molte cose, ma le premesse sembrerebbero migliori degli ultimi anni, in attesa delle ultime ore di mercato…

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