Calcio e chiusure regionali, per nuovi lockdown sarebbe solo questione di tempo.
“Andando avanti così, tra due e tre settimane dovremo chiudere i confini”, spiega Fabrizio Pregliasco.
Intervistato dal Messaggero, il virologo e ricercatore di igiene dell’Università degli Studi di Milano sembra preparare il terreno psicologico necessario a una nuova, drastica stretta:
“La decisione non deve essere vissuta come preoccupazione da parte dei cittadini, ma come necessità, opportunità e responsabilità per sé e per la comunità di cui si fa parte”.
Poi intervenuto ai microfoni di ‘Tutti Convocati’ su Radio 24 spiega cosa sta succedendo nel mondo del calcio, alle prese col dilagare del Covid-19.
“Il rischio più grande è stare assieme nello spogliatoio. Dispiace più per questo, più che per il professionismo, che però ovviamente ha delle ricadute economiche serie. Sappiamo che i 5.000 positivi di oggi sono diversi da quelli di marzo, ma la paura è che si arrivi a una situazione simile a quella di Inghilterra e Belgio ad esempio”.
Riguardo al derby di Milano, Pregliasco sottolinea:
“Giocarlo la settimana prossima è un rischio. Basta veramente un niente, anche un ottimo Protocollo non porta a rischio zero e forse va aggiornato visto che in inverno abbiamo più coscienza di cosa possono fare gli asintomatici”.
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