INTER-REAL AI RAGGI X – Vidal “elimina” l’Inter, Conte cambia modulo tardi e Zidane fa scacco matto

L’Inter crolla 2-0 in casa contro il Real Madrid e per il terzo anno consecutivo vede allontanarsi sempre di più la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.

Conte non rinuncia al suo 3-5-2 e conferma Barella finto trequartista con Vidal e Gagliardini centrali di centrocampo, lasciando ancora in panchina Eriksen. L’inizio di partita è shock per i nerazzurri: i blancos collezionano più di 100 passaggi consecutivi, l’Inter non letteralmente tocca palla e Nacho si procura il rigore dopo 7’. Hazard trasforma e fa 1-0.

Vidal tradisce ancora e per l’Inter è notte fonda 

I minuti successivi scivolano via con lo stesso copione e i nerazzurri entrano in partita solo al 20’ con qualche sterile sortita offensiva. L’illusione dura pochissimo e al 32’ arriva l’episodio che segna definitivamente il match: Vidal protesta per un possibile fallo da rigore subito e prende il giallo dall’arbitro inglese Taylor, il cileno insiste e rimedia il rosso in pochi secondi. Terzo episodio decisivo in negativo nel girone europeo per l’ex Juventus, che già contro il Borussia Moenchengladbach aveva causato un evitabilissimo calcio di rigore e il gol del sorpasso tedesco. Da lì in poi sarà monologo blancos.

Cambio di modulo all’intervallo, ma Zidane fa scacco matto

Conte nella ripresa prova a passare al 4-4-1-1, con D’Ambrosio e Perisic in campo al posto di Bastoni e Lautaro Martínez. L’Inter con la difesa a 4 sembra trovarsi maggiormente a suo agio nonostante l’inferiorità numerica e crea qualche apprensione al Real, grazie a spunti sulle fasce e più furore nel pressing. Zidane a quel punto, però, inserisce un centrocampista in più del livello di Casemiro al posto di Odegaard e richiama Mariano Díaz per Rodrygo Goes. Proprio quest’ultimo sentenzia l’Inter come all’andata e al 60’ chiude definitivamente i giochi con il gol del 2-0 su assist di Lucas Vásquez (tocco finale di Hakimi nell’occasione). Il resto è possesso palla Real e risultato che non cambia più: dalla panchina entrano anche Sensi, Sanchez e Eriksen, ma a San Siro è notte fonda sotto tutti i punti di vista.

 

 

 

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