Conte: “L’eliminazione brucia. Screzi con Agnelli? La Juve dica la verità: serve rispetto”


Antonio Conte ai microfoni di Rai Sport al termine di Juve – Inter.
“Avremmo dovuto concretizzare delle situazioni che avevamo creato, è un peccato. Nei 180 minuti penso che si siano viste due squadre che hanno combattuto. Abbiamo pagato dazio per alcuni regali dell’andata. Fino alla fine abbiamo cercato di far gol, sapevamo che con un gol sarebbero andati ancora più in difficoltà. Dispiace, sono partite che si giocano in 180 minuti, abbiamo provato a ribaltare il risultato senza riuscirci. Si sbaglia anche per imparare e ripartire”.

Il battibecco con Agnelli

“Le fonti Juventus dovrebbero dire la verità. Penso che il quarto uomo abbia visto che cosa è successo durante tutta la partita. Non c’è niente da dire, serve più sportività e serve rispetto per chi lavora”.

Su Lukaku ed Eriksen

“Era una partita difficile, non dimentichiamo che giocavamo contro la Juventus, ottimi giocatori. Romelu nelle ultime partite non è sembrato al 100%. Ma anche oggi ha dato il massimo, in alcuni momenti si è in forma, in altri più opachi.
Eriksen? Ha fatto la sua parte, volevamo avere due registi, con lui e Brozovic. Abbiamo messo in difficoltà la Juventus, abbiamo fatto noi la partita”.

Unico obiettivo lo Scudetto

“Noi cerchiamo di lavorare e di guardare in alto. Anche in Champions volevamo arrivare fino alla fine, non ci siamo riusciti. In Coppa Italia siamo usciti con la Juventus. Dobbiamo lavorare per arrivare dove vorremmo essere, ma ancora non ci siamo”.

Su Sensi

“Stefano deve tornare a dare il 100% della sua affidabilità. E’ stato bersagliato dagli infortuni, e questo ti porta a perdere anche fiducia in te stesso. Sto lavorando molto con lui anche dal punto di vista psicologico”.

La prestazione di Lautaro Martinez

“Non dimentichiamo che giocavamo contro una signora squadra. Venire allo Stadium e fare la partita con personalità dall’inizio alla fine non è da tutti. L’eliminazione brucia, ma dal punto di vista della prestazione niente da dire. Gli attaccanti certamente potevano fare meglio in alcuni casi. Quando parlo di step di crescita parlo anche di questo. Lautaro è giovane ed è appena all’inizio, non possiamo pensare che lui ci risolva la situazione. O vinciamo da squadra o non vinciamo”.

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