IL RETROSCENA – Alibaba o lo Stato per le quote di Suning

Suning Holding Group, Suning.com e Suning Appliance: differenze

Secondo Il Corriere della Sera, in base alle notizie trapelate stamane sia sul sito finanziario Bloomberg che su Sina.finance, la situazione di Suning in Cina non è proprio rosea. Una premessa, però, è d’uopo: Suning.com e Suning Holding Group non sono la stessa cosa. La Holding, infatti, racchiude delle controllate fra cui Suning.com, società che opera nel settore della vendita al dettaglio. E, tra l’altro, la società in questione (che dovrebbe cedere il 25% delle quote) è Suning Appliance Group, una consociata, che investe in vari settori, fra cui quello sportivo (Jiangsu FC ad esempio).

Il problema parte da lontano: quel prestito a Evergrande…

Fatta questa premessa, come può una consociata influire sulla prima delle controllate della Holding, vale a dire Suning.com? Nel 2016, Suning Appliance è diventata il terzo maggiore azionista di Suning.com, dopo Zhang Jindong (primo azionista e fondatore di Suning) e Alibaba Group. Nel 2017, la società, tuttavia, ha sottoscritto 20 miliardi di yuan di nuove azioni di Hengda Real Estate (circa 2.533.566. di euro), una consociata del gruppo Evergrande. Al 30 giugno 2020, il debito di Evergrande era pari a 835,5 miliardi di yuan (106,94 miliardi di euro) e Jack Ma aveva fatto appello a un gruppo di investitori, tra cui Suning, per investire in Hengda. Però, quelle azioni non andarono a buon fine. “Come farà Suning a ripagare il suo debito, dato che non riacquisirà i suoi investimenti in Evergrande?”, è la domanda che si era posto Deng Hao, Ceo di Beijing Gec Asset Management, intervistato da Bloomberg. Ecco come è nata la necessità di cercare liquidità immediata attraverso una cessione delle quote.

La rivelazione de Il Corriere della Sera: Alibaba o Stato?

Intanto, il titolo in Borsa di Suning è stato sospeso la settimana scorsa per capire come si sarebbe evoluta la situazione. Secondo il Corriere, potrebbero esserci due compratori: Alibaba o lo Stato. Si legge: “l’azienda ha comunicato che vi sarà un’operazione di trasferimento del 20-25% del capitale con un cambio del controllo che oggi per poco più del 50% fa capo direttamente o indirettamente alla famiglia Zhang. È chiara l’esigenza impellente di liquidità del gruppo e probabilmente la necessità di un aumento di capitale o di una fusione.

Ma ciò significa una modifica sostanziale degli assetti. I rumors prevalenti sono per l’intervento di un’azienda vicina al Partito che andrebbe in soccorso di un imprenditore integrato nell’apparato politico comunista come è Zhang Jindong. L’ipotesi Alibaba circola sia perchè non ha problemi di liquidità ma soprattutto per il fatto che con la controllata Taobao è già partner nel capitale (circa 20%)”.

La questione, però, non dovrebbe interessare da vicino l’Inter, in quanto la questione riguarda problemi all’interno della Holding di Suning, anzi, per essere chiari, il 25% di una consociata che è terza azionista di Suning.com, azienda controllata dalla Holding.

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