Da Florentino a Zhang…passando per Rozzi: ciò che l’Uefa non vuol vedere


Che la SuperLega sia nata per iniettare ancora più denaro nel sistema calcio non lo ha mai negato nessuno. Nell’intervista rilasciata ieri Florentino Perez, presidente del Real Madrid e della nuova manifestazione, lo ha solo certificato senza tanti giri di parole. Il sistema attuale, già in grave difficoltà da anni, con la pandemia ha subito il tracollo definitivo. Se non si corre ai ripari, il calcio che conosciamo noi rischia di sparire, o quanto meno di essere profondamente ridimensionato.

Il calcio romantico lo abbiamo salutato da tempo

E’ arrivata l’ora di ammettere definitivamente che il calcio romantico e ricco di colpi di scena è definitivamente tramontato. Chi oggi fa lo scandalizzato, anche nella categoria dei giornalisti, dimostra di non avere il contatto con la realtà, oppure vuol negare l’evidenza. Tutti amiamo il calcio romantico, il…”clamoroso al Cibali”, il Davide contro Golia…lo scudetto al Cagliari o al Verona, ma la realtà è ben altra. Oggi più che mai, vincono le squadre con i maggiori fatturati, perchè possono pagare stipendi più alti e quindi avere a disposizione i giocatori migliori.

I gravi errori di omissione dell’Uefa

L’Uefa che ora fa finta di cadere dalle nuvole, ha sempre avallato questo stato di cose, permettendo nell’ultimo ventennio una degenerazione totale. Il colpo devastante arrivò con la creazione del cervellotico fair play finanziario, applicato in maniera vessatoria ad esempio ad Inter e Milan. Chiudendo però entrambi gli occhi sui petrodollari dei ricchissimi sceicchi del Golfo Persico, proprietari di PSG e Manchester City. Tutti ricorderanno la barzelletta del finto riscatto del cartellino da parte di Neymar. Come dimenticare poi il falso blocco del mercato. Comunicato agli interessati con un anno di anticipo, giusto per permettere di acquistare prima gli elementi individuati come rinforzi.

Quelli che oggi a Nyon fanno gli offesi, hanno contribuito ad assegnare il prossimo mondiale al Qatar. Ne vogliamo parlare? Si scoperchierebbero delle pentole puzzolenti ed un giro di denaro che facciamo fatica anche ad immaginare. Siamo nella situazione del bue che dice cornuto all’asino. Il panorama è chiaro. Nessuno è senza peccato e nessuno può scagliare la prima pietra. Si dovrà per forza di cose arrivare ad una mediazione.

La SuperLega o qualcosa di simile sarà inevitabile

Non sappiamo se una SuperLega con una mutualità molto accentuata potrà essere la panacea di tutti i mali. Ma negare a prescindere, sempre e comunque ogni tipo di novità, non è certamente la strada migliore. Hanno già fatto qualcosa di molto simile nel basket europeo e sta funzionando piuttosto bene. All’inizio fuoco e fiamme, sembrava dovesse cadere il mondo. Il torneo invece va avanti egregiamente, guadagnano tutti e il basket ha maggiore visibilità. Anche in quel caso minacciarono esclusioni dai campionati e dalle nazionali, stuoli di avvocati da una parte e dall’altra, ma non se ne fece nulla, non c’era il minimo appiglio.

l mondo va avanti, cambia, purtroppo non sempre in meglio, ma è così che funziona, da sempre. Il compianto Costantino Rozzi (mitico presidente dell’Ascoli) lo aveva capito con 40 anni di anticipo che si sarebbe arrivati a questa soluzione. Lui, d’accordo, era un visionario, ma qualcuno ora non vede neanche ciò che ha davanti agli occhi. Se il Titanic affonda, far finta di nulla e continuare a ballare, sappiamo per esperienza che non è la soluzione migliore.

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