Inzaghi moltiplica i gol: Immobile, Keita, Caicedo, i centrocampisti. E adesso sogna la Lu-La…


L’annuncio ufficiale di Simone Inzaghi come nuovo tecnico dell’Inter è atteso per domani, ma il tecnico piacentino ha già cominciato a pianificare le strategie – dal ritiro estivo al mercato – insieme ai dirigenti Marotta e Ausilio. Come noto, uno dei primi contatti fra Simone e lo spogliatoio interista si è registrato con la telefonata a Romelu Lukaku: non è un caso che, ancora una volta, il tecnico sia partito dall’attacco. Perché era il suo mestiere da calciatore e perché, da allenatore, ha saputo valorizzare al meglio le soluzioni offensive della sua Lazio, portando diversi attaccanti e centrocampisti avanzati al record di gol in carriera.

La fase offensiva dell’Inter della scorsa stagione ha regalato gioie e spettacolo al popolo nerazzurro: ben 101 reti realizzate dalla squadra guidata da Antonio Conte, delle quali 89 in campionato e 49 targate Lu-La (30 Lukaku, 19 Lautaro). Legittimi i dubbi dei tifosi: la squadra Campione d’Italia sarà ancora la macchina da guerra in zona gol vista nelle ultime due stagioni? La Gazzetta dello Sport, in questo senso, rassicura sul fatto che “al popolo interista basterà guardare il curriculum del nuovo tecnico per capire che di gol ne pioveranno ancora parecchi“.

Un esempio si staglia sopra tutti: sembra il più banale, poiché corrisponde al centravanti di Inzaghi in questi anni alla Lazio, ma banale non è, poiché Ciro Immobile ha avuto una maturazione clamorosa con il tecnico piacentino in panchina. “Fatto esplodere dopo la crisi in Germania e Spagna, Immobile è lo sponsor migliore della nuova era. Negli anni Simone ha trovato il modo di scatenare Ciro in campo aperto, proprio quel genere di situazioni in cui Romelu produce sconquassi. Anzi, il centravanti azzurro è diventato l’immagine riflessa in campo del suo amico e maestro: non c’è cannoniere nella storia d’Italia che abbia segnato così tanto (123 reti) con un solo tecnico”. Basti pensare che, l’estate scorsa, Immobile raggiungeva il record di gol in campionato a quota 36, rimanendo negli annali ex aequo con lo straripante Higuain della stagione 2015-16. Non esattamente il peggiore dei biglietti da visita, quello che Simone Inzaghi mostrerà a Romelu Lukaku.

Non solo Ciro, però. Colui che veste i panni del suo vice, in questi ultimi anni di Lazio, non è stato da meno. Perché i gol di Felipe Caicedo nei minuti di recupero sono stati una dolce costante per il popolo biancoceleste. L’attaccante ecuadoriano si è rivelato “talismano dopo una prima stagione da brutto anatroccolo, mostrando un’altra dote della casa: Inzaghi conosce l’arte della pazienza. Ha saputo aspettarlo e l’ha trasformato in una pericolosa arma dalla panchina”. E chissà che, mercato permettendo, Simone non possa riuscire ad esaltare le doti di Alexis Sanchez – reduce comunque da una stagione positiva sotto la guida di Conte – mandandolo in gol con maggiore regolarità.

Inzaghi, inoltre, ha saputo valorizzare il talento – a volte ancora inespresso – dei suoi giocatori. I centrocampisti, per esempio. Milinkovic-Savic è arrivato in Italia da sconosciuto e con il tecnico piacentino è diventato quello di oggi: un top player in grado di segnare con regolarità (15 gol stagionali nel 2017-18) e di dominare spesso e volentieri con la sua fisicità. E Luis Alberto? Probabilmente il miglior trequartista della Serie A che, nell’anno della qualificazione in Champions, ha raggiunto quota 16 assist. Barella ed Eriksen, mezzali dell’attuale Inter, possono legittimamente sperare di andare incontro ad un ulteriore step migliorativo all’interno delle loro carriere.

Tornando agli attaccanti e sempre in tema di talento, Keita Balde è cresciuto nella Primavera biancoceleste proprio sotto l’ala protettiva di Simone che, nella stagione 2016-17 (la sua prima vissuta per intero alla Lazio), gli ha permesso di toccare quota 16 gol in campionato, stravolgendo il 4-3-3 di base e trasformandolo in 3-5-2 proprio per consentire al senegalese di esprimere tutto il suo talento da seconda punta. Lautaro, in questo senso, può stare tranquillo. Sempre se il mercato non giocherà brutti scherzi. Inzaghi, certamente, farà gli scongiuri. Perché migliorare la miglior coppia della Serie A è molto difficile, ma non impossibile. E Simone non vede l’ora di lavorare con la Lu-La.

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