Dopo la pausa per le nazionali, l’Inter torna in campo per sfidare la Sampdoria. Ad arbitrare l’incontro di domenica sarà Daniele Orsato, che ritrova i nerazzurri a 1233 giorni dalla gara contro la Juventus e il caso Pjanic. Una decisione che ha provocato scalpore tra i tifosi, che non hanno dimenticato le polemiche provocate dalle sue decisioni. Tra questi c’è anche il comico Enrico Bertolini, che ha commentato la scelta ai microfoni di Repubblica: “Ci può stare, gli arbitri sono come le disgrazie, possono sempre capitare. Sto scherzando. Non amo i sospetti, rovinano il gusto del calcio. Le giornate storte capitano a tutti, ma con alcuni fischietti succede spesso. Se non ti va bene il sistema, contesti il ruolo, non la persona, che poi in tre anni può essere invecchiata e maturata. Come il Recioto che diventa Amarone. O l’amarezza che diventa felicità. Il suo mestiere è come quello del ginecologo: deve fare molta attenzione a quello che fa. Oggi è ancora più delicato, c’è il richiamo del Var e il quarto uomo scuote la testa. Poi il guardalinee ti manda una vibrazione al polso, ci manca solo la discomusic nelle orecchie e il delirio è completo”.
Bertolino poi ha interpretato il ruolo del “tifoso” della Sampdoria: “Non penserei non li danneggerò mai un’altra volta! Spererei in un’altra grande prestazione dell’ex Candreva, che l’anno scorso è stato letale e ci ha fatto vincere la partita”.
Il mercato estivo ha visto l’arrivo del nuovo allenatore Inzaghi, al posto di Conte. Una scelta che inizialmente ha provocato molto scetticismo da parte di Bertolino: “Non mi convinceva, non è facile sostituire Antonio. Ora, invece mi fido di Simone. I giocatori mi hanno raccontato che sta gestire benissimo con lo spogliatoio: è stato perfetto nel momento in cui l’uomo guida, Lukaku, ci ha salutato e la società non si è dimostrata solida. Meno male che c’è lui. Marotta, invece, si merita un monumento interista”.
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