Il gruppo Inter è più compatto che mai. Le parole di Marotta di qualche giorno fa ne sono una prova tangibile. E se al di fuori sembrava che la questione societaria prima e l’addio di Conte poi (con tutte le conseguenze sul mercato) avessero minato la tranquillità dello spogliatoio e dei vertici societari, in molti si saranno ricreduti.
Ausilio, Baccin, Marotta e Antonello hanno lavorato in sinergia fin dai momenti più difficili, da quando, cioè, si è parlato insistentemente della cessione delle quote in mano a Suning (smentita poi dal presidente Steven Zhang). Inoltre, la pressione mediatica ha toccato livelli inaccettabili dopo la cessione di Lukaku. In molti parlavano di una dimissione quasi imminente dei vertici, per poi essere smentita dagli stessi.
Che non sono tutte rose è evidente. Attriti ci sono stati, soprattutto per quanto riguarda il calciomercato, ma, dalla Cina, la dirigenza fa sapere che Zhang sia stato molto attento e vigile e che l’accordo con DigitalBits sia anche merito suo. D’altra parte, però, lo stesso Zhang ha problemi in patria ben maggiori da risolvere, col padre ormai ex presidente di Suning.com e lui stesso, nominato nel CDA dell’azienda di famiglia, che dovrà interessarsi dei problemi finanziari del marchio Suning.
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