Correa chiama l’Inter: solo un affaticamento. Inzaghi, tre soluzioni in attacco contro la Lazio

Dopo lo spavento poi rientrato per Lautaro Martinez, anche Joaquin Correa ha accusato un problema fisico in allenamento con l’Argentina. Il giocatore si è allenato a parte negli ultimi giorni e le sue condizioni hanno destato la preoccupazione di Inzaghi e dello staff medico nerazzurro.

Tuttavia, nella giornata di ieri il Tucu ha contattato il club per tranquillizzare tutti: si tratterebbe solo di un sovraccarico all’adduttore della gamba sinistra. Dinamica simile a quella cui è andato incontro Lautaro la settimana scorsa. La Gazzetta dello Sport fa chiarezza sulla situazione: “Il fatto che non si siano resi necessari esami specifici fa pensare che non sia stato ravvisato il rischio di una lesione muscolare. Da capire se il ct Scaloni lo porterà comunque in panchina. In ogni caso, la maglia da titolare non lo riguarda, considerando intoccabili Lautaro e Messi”.

L’urgenza nell’ambiente Inter, però, riguarda soprattutto la sfida di sabato contro la Lazio, nella quale Inzaghi si trova di fronte ad un’emergenza legata ai rientri tardivi dei giocatori sudamericani. “È chiaro che, con i due argentini in condizioni fisiche ottimali (al netto del fuso orario), rischiare l’impiego di uno dei due dall’inizio avendo comunque un’altra scelta in panchina sarebbe più semplice”.

Tre soluzioni per l’attacco

Nel caso in cui, invece, Correa non dovesse recuperare per la sfida contro la sua ex squadra, in attacco sarebbero disponibili i soli Lautaro e Dzeko: Inzaghi, così, avrebbe a disposizione tre soluzioni.

La prima è quella di schierarli entrambi, considerando però che a quel punto in panchina non figurerebbero armi in attacco da schierare a partita in corso (Sanchez arriverà solo nella mattinata di sabato e non sarà a disposizione). Qualora il tecnico volesse preservarsi il jolly Lautaro in panchina, potrebbe scegliere altre due strade. Una consiste nello spostamento di Perisic in attacco, insieme a Dzeko; l’altra è un ritorno al 3-5-1-1 visto ad inizio campionato. Vicino al bosniaco, in quel caso, si posizionerebbe con tutta probabilità Calhanoglu, mentre ad affiancare Barella e Brozovic ci sarebbe Gagliardini (Vecino e Vidal fanno parte del gruppo sudamericano). Difficile che possa essere schierato dall’inizio Sensi, sebben Inzaghi lo consideri una seconda punta: il centrocampista umbro potrebbe recuperare in vista della Lazio, ma sarebbe particolarmente rischioso affidarsi a lui da titolare.

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