La stretta del debito: l’Inter alle prese con il bond e il tasso di Oaktree

Bond, tutto ciò che c’è da sapere

La scorsa settimana vi avevamo parlato del possibile rifinanziamento del bond da 425 mln. Fitch, avevamo riportato, ha da poco declassato il bond dell’Inter da 400 mln da BB- a B+, inserendolo nella categoria di “altamente speculativo”, con un tasso di interesse che dovrà essere per forza di cose rivisto al rialzo quando verrà rifinanziato (probabilmente entro il primo quadrimestre del 2022). Ad ora, il tasso si aggira intorno al 4,87 %, ma con il downgrade, come detto, potrebbe alzarsi. Il debito, come sostiene Il Sole 24 Ore, sarà rifinanziato a breve. Sono a lavoro Goldman Sachs e Rothschild per ricollocare il bond in scadenza a dicembre 2022.

Prestito-ponte di Oaktree, tasso altissimo

Sul fronte prestito, invece, nulla di buono. Sempre Il Sole 24 Ore ha riportato i dati dell’operazione: si tratterebbe di un finanziamento di tipo Payment in Kid (PIK). Un prestito che non prevede il pagamento di interessi durante la vita del titolo. Nel caso dell’Inter, 3 anni. Il tasso è del 10%, a doppia cifra, considerato alto.  “Il rischio implicito dell’operazione è che alla scadenza i risultati raggiunti della società non permettano di pagare interamente e nell’unica soluzione prevista il forte debito accumulato nei confronti dei detentori dei PIK bond” (fonte: borsaitaliana.it).

Siamo stati tra i primi, mesi fa, a riportare il rischio di questa operazione, ipotizzando un tasso al 9% (i dati odierni riportano 10%). Al tempo scrivevamo questo e la previsione era corretta:

Se applicassimo un tasso di interesse semplice, tenendo a mente che il prestito è triennale, Suning, tramite la controllata Great Horizon, dovrà sborsare in più 275.000.000 * 9% * 3= 74.250.000 mln. Una cifra di certo contenuta, anche perché se Suning avrà onorato i patti, significherà che può permettersi di continuare l’esperienza nel settore calcio. Tuttavia, fare speculazioni sul tasso senza che i contratti siano stati visionati, non sarebbe prudente. Di certo un tasso superiore al 10% sarebbe rischioso per la famiglia Zhang, anche se il fondo Oaktree potrebbe “consolarsi” con la fetta del 31% che acquisirà da Lion Rock e abbassarlo così ad una percentuale ragionevole. Dal tasso che verrà applicato si potranno fare previsioni.

Alla luce del nuovo tasso, ripetiamo, al 10 %, gli interessi ammontano a circa 82,5 mln che, sommati al prestito di 275 mln e gli interessi del bond, portano la famiglia Zhang a fare delle considerazioni importanti per continuare a tenere l’Inter. La questione è semplice: l’Inter potrà continuare a indebitarsi, ma sul mercato dovrà per forza autofinanziarsi. Il player trading è, al momento, l’unica via.

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