Perchè funziona il ‘modello Inzaghi’: ce lo raccontano tre mini storie

Gli acquisti in autogrill (200 euro in snack) di Barella e Brozovic da ritorno di Reggio Emilia dopo il successo sul Sassuolo, lo spostamento dell’allenamento il giorno dopo la vittoria di Salerno chiesto dai giocatori e concesso da Inzaghi, il fuorionda nella conferenza allo stadio Santiago Bernabeu (Inzaghi chiede a Perisic: «Sei stanco Ivan?». «No quando vedi qualcosa così»).
Per il Corriere sella Sera sono “tre mini racconti per riassumere il modello Inzaghi, sintetizzabile in una parola: libertà.
Il segreto dell’Inter vincente e piacevole è proprio Inzaghi, il suo approccio al gruppo. La vittoria di Supercoppa è un passaggio di testimone e può segnare l’apertura di un ciclo per l’Inter. Con Inzaghi i giocatori dicono di sentirsi più liberi. Ogni metodo ha il suo momento, uno non è migliore di un altro, solo più adeguato al contesto. C’è il tempo della disciplina ferrea e dopo 11 anni di insuccessi all’Inter serviva il generale Conte. La truppa ha interiorizzato, è cresciuta. Inzaghi ha capito che dopo lo scudetto occorreva altro, ha scelto di essere gestore e valorizzatore.
Ha mantenuto la base tattica trovata, l’ha impreziosita lasciando ai giocatori la possibilità di far uscire il loro estro.
L’allenatore è in simbiosi con la società, sempre al suo fianco. Mai una parola fuori posto nei confronti di proprietà e dirigenza, che in questi giorni sta rinnovando in blocco il contratto. Il modello Inzaghi ha messo in bacheca
il primo trofeo, ora vuole una seconda stella, per quella serve lo scudetto. La strada è lunga, ma il metodo è giusto”.

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