Inter, addio a Dybala? No. Ecco cosa c’è dietro le parole di Marotta

Le parole dell’Amministratore Delegato Giuseppe Marotta nella conferenza stampa di apertura di stagione hanno lasciato delusi molti tifosi interisti. Dybala rappresentava un’opportunità, ma in questo momento in attacco siamo al completo”. Parole che sono state subito interpretate come addio al sogno Joya in nerazzurro.

Le parole di Marotta però devono essere interpretate in un’altra maniera. L’Inter è ancora la favorita per Paulo Dybala. La Gazzetta dello Sport ha spiegato attentamente il motivo.  “Il concetto è più sfumato, la questione è aperta e i canali diplomatici mai interrotti. Con una sola variabile, il tempo, che potrebbe cambiare le carte per tutti”. E la rosea riferisce che i contatti tra il club e l’entourage del calciatore non si sono interrotti.

Lunedì infatti ci sarebbe stata una telefonata tra Marotta, l’agente Jorge Antun e l’intermediario Fabrizio De Vecchi. “I tre hanno convenuto che la tempistica di questo affare è completamente cambiata: se di fronte alla terza offerta interista alcune settimane fa, Antun avesse accettato il mini bonus alla firma e un contratto da 5 milioni più uno legato alla disputa di metà delle presenze (con clausola rescissoria), oggi in ritiro con Simone ci sarebbe di certo anche la Joya. E, invece, è mancato il timing e sono state sottovalutate le conseguenze di un’altra operazione che pareva utopia”.

Lukaku ha cambiato le strategie

“Da quando il ciclone Lukaku si è abbattuto sull’Inter, l’ordine di preferenze è cambiato. In sostanza, i nerazzurri hanno avuto due occasioni e lo spazio per coglierne una sola: hanno scelto senza troppi rimpianti di abbracciare Romelu, ben consapevoli che Paulo non sia performante come lui, e che non sia così richiesto dalla concorrenza. Da Roma e Napoli solo pallidi sondaggi, mentre il Milan, vero rivale, entrerebbe in gioco solo se l’Inter si tirasse definitivamente fuori dalla partita e si ricominciasse a trattare al ribasso”.

Ad oggi per Dybala non c’è spazio

Le parole di Marotta vanno quindi interpretate in questo modo: Dybala non si può fare, a meno che non vadano via due attaccanti. Il reparto ad oggi è al completo. Oltre all’intoccabile Lautaro Martinez e al rientrante Lukaku, ci sono anche Edin Dzeko, Joaquin Correa ed Alexis Sanchez. Due degli ultimi tre citati dovranno trovare una nuova sistemazione se si vuole portare Paulo a Milano. Il reparto offensivo dovrà contare cinque attaccanti, il quinto molto probabilmente dovrà essere un Primavera. Marotta ha allontanato la pista Dybala, è vero, ma non l’ha abbandonata.

Lascia un commento

Dalla stessa categoria

Iscriviti al canale YouTube

Lascia un like a Iotifointer.it

Classifica

Partite

Seguici sui social

News Inter

2 min di lettura

L’Inter arriva alla prossima sfida europea con sentimenti contrastanti: dopo quattro vittorie consecutive e convincenti, il primo vero ostacolo di peso ha riportato una sconfitta che ha lasciato l’amaro in bocca. Al “Wanda Metropolitano” l’Atletico Madrid ha approfittato dei minuti finali per colpire una squadra nerazzurra che, pur giocando con ordine, non è riuscita a […]

3 min di lettura

A due mesi dalla fine dell’anno inizia a intensificarsi la stagione dei nerazzurri. Novembre è il mese con  cinque gare tra campionato e coppa. Verona, Kairat, Lazio, Milan, Atletico Madrid e Pisa saranno gli avversari dell’Inter dal 2 al 30. Difesa da sistemare, quella di Chivu, almeno in campionato. Buono invece il rendimento del reparto […]

1 min di lettura

Cari lettori e tifosi nerazzurri, vi informiamo che il sito iotifointer.it sospende momentaneamente le pubblicazioni e l’aggiornamento quotidiano (anche dei relativi canali social) a causa di alcuni problemi di natura tecnica ed editoriale. Il nostro impegno è quello di tornare al più presto con contenuti aggiornati e di qualità, come sempre dedicati alla nostra grande […]

2 min di lettura

Inter, mercato tra proclami e contraddizioni Il mercato estivo dell’Inter si chiude con più ombre che luci. A fronte di dichiarazioni ambiziose, la società ha prodotto una campagna acquisti segnata da grossi punti interrogativi, cambi di strategia e scelte difficili da giustificare. Sebbene il mercato sia stato concluso a giugno, in pratica, c’era spazio a […]