Inzaghi: “Sfidare il Bayern è un’opportunità. Non parlo di singoli, ascolto le critiche costruttive”


Alla vigilia di Inter-Bayern Monaco, vigilia della prima giornata di Champions League, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa.

Quanto è importante il supporto del pubblico?

“Importantissimo. I tifosi domani saranno di grandissimo aiuto. Sappiamo l’avversartio che incontriamo e di quanto sia competitivo il girone. Domani sera deve essere un’opportunità perché viene dopo la delusione del derby, a cui i tifosi tenevano molto”.

Giocheranno Barella e Bastoni dopo il derby?

“Parlare di singoli adesso non è il caso. Tutti quanti dobbiamo salire di condizione a livello singolo. Sulla formazione ho diversi dubbi. Oggi guarderò i dati di allenamento. Sappiamo che dobbiamo fare 10 punti in questo girone. E’ un girone un po’ piuù difficile rispetto allo scorso anno. Ma siamo l’Inter ed affrontare una delle candidate alla Champions è un’opportunità”.

Svoltare dopo due socnfitte in cinque partite.

“Le sconfitte devono diventare opportunità. Abbiamo analizzato la sconfitta di sabato. Loro sono riusciti a fare tre gol e noi due. Fino all’1-1 avevamo la partita in mano, ma poi il passaggio a vuoto si doveva evitare. Meritavamo il pareggio per le occasioni create. Dobbiamo lavorare di più, io in primis che sono l’allenatore”.

Accanimento esagerato nei confronti di Handanovic?

“E’ normale, quando c’è una sconfitta si cerca sempre di trovare il colpevole. Il colpevole è l’Inter ed io che sono l’allenatore. E’ un campionato che sta andando più a rilento rispetto allo scorso anno, per l’Inter e per le altre squadre. Bisogna guardare partita dopo partita e migliorare”.

Chi è più pericoloso tra Mané e Lewandowski?

“Mané l’abbiamo incontrato già l’anno scorso con l’Inter, ha un’intensità pazzesca. Lewandowski l’ho incontrato con la Lazio ed anche lui è un grandissimo giocatore. Con Bayer e Barcellona saranno partite difficilissime ma non vediamo l’ora”.

Qual è stato l’errore principale del derby che l’Inter non deve più commettere?

“Lo abbiamo analizzato bene. L’errore più grande è smettere di giocare dopo il gol del pareggio del Milan. Può succedere che grandi avversari pareggino l’incontro, ma la squadra deve reagire meglio”.

Mkhitaryan è pronto per giocare dal primo minuto?

“Mkhitaryan è entrato molto bene, è un giocatore di quantità e qualità. Veniva da una preparazione in ritardo. Ha avuto un rallentamento dopo l’esordio a Lecce. Questa settimana ha lavorato a pieno regime. Può essere una soluzione importante, ma devo ancora decidere”.

Come sta Gosens?

“Gosens si sta allenando molto bene, è un professionista esemplare che l’anno scorso ha perso un’intera stagione. Paga la lunga inattività, ma sono contento per come si sta allenando. Sta a me decidere come e quando rilanciarlo”.

Ha vito nelle ultime partite di Bundes come fermare il Bayern?

“Ho visto le ultime due gare. A livello di statistiche non c’è stata gara. Le avversarie sono state brave a limitare questa squadra che ha un’intensità ed unìaggressività che la fanno tra le migliori d’Europa”.

I big della squadra hanno cercato di costruire qualcosa dalla sconfitta del derby?

“Assolutamente sì. Li ho visti allenarsi bene. Ci sono state difficoltà perché abbiamo perso due big-match. Al di là delle parole, conta il campo di allenamento. Nonosrtantwe la delusione la squadra si è allenata nel migliore dei modi in vista della partita difficilissima di domani”.

C’è una carica in più dopo le critiche?

“Senz’altro sì. Le critiche nel calcio sono quotidiano. Mi piace ascoltare le critiche costruttive, mi stomolano. Devo fare molte scelte in ogni partita e le faccio per il bene dell’Inter”.

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