Inter, tra Champions e debiti: il futuro è tutto da decifrare

Oggi la classifica dell’Inter è ben diversa da quanto ci si aspettava ai nastri di partenza del campionato 2022/2023. La colpa è relativa, in realtà: tutto merito del Napoli, che sta devastando la Serie A inanellando successi uno dopo l’altro. Lo scudetto è oramai archiviato (e non da ora), ma resta ancora un trofeo importantissimo: il piazzamento tra le prime 4, oltre ovviamente agli ottavi di Champions, che saranno decisivi anche da un punto di vista economico. Vediamo di approfondire il discorso.

Inter Porto: il futuro passa dagli ottavi di Champions

Non sarà facile, ma poteva andare anche peggio: dall’urna di Nyon, infatti, i nerazzurri hanno pescato il Porto dell’ex Conceicao. Oltre all’indubbio valore sportivo, dal doppio match contro i dragoes passerà anche una bella fetta del futuro finanziario del club. L’Inter, infatti, è la società più indebitata della Serie A, con un passivo di 390 milioni di euro. Lo sostiene il rapporto annuale della UEFA, ed è una notizia pessima: i nerazzurri rischiano una pesante sanzione legata al mancato rispetto delle norme del fairplay finanziario.

Va però detto che il passivo è frutto del tentativo di Suning di rinforzare una squadra che, comunque, negli ultimi 2 anni ha collezionato uno scudetto (ma potevano essere 2), e un secondo posto. Come anticipato, il crocevia di Porto sarà decisivo per le casse del club, ma lo stesso discorso vale per il 2 posto in campionato. Se l’Inter dovesse mantenere questo piazzamento e passare ai quarti di Champions, infatti, otterrebbe un tesoretto non di poco conto, pari a 70 milioni di euro circa. Ovvero quanto basta per cercare di ripianare parte delle perdite, evitando di dover cedere i migliori giocatori in rosa.

Serie A: si poteva davvero impensierire il Napoli?

Tutti si aspettavano un’Inter grande protagonista in Italia quest’anno. Lo sostenevano anche le scommesse Serie A che, ai nastri di partenza, davano proprio i nerazzurri come grandi favoriti per la vittoria finale, insieme alla Juventus. Ma la situazione è andata diversamente. L’Inter, nonostante la rosa più forte, non è mai riuscita ad inserirsi nella lotta scudetto. Ci ha provato il Milan, ma è durato davvero poco. Ora è seconda, ma il distacco con il Napoli è abissale, e al momento bisogna guardarsi dalle pretendenti che spingono alle spalle. In sintesi, non solo il secondo posto, ma anche il piazzamento fra le prime 4 non può essere dato assolutamente per scontato.

Si poteva fare di più? Ovviamente sì. Si poteva ad esempio evitare il cavallo di ritorno Lukaku, costato molto caro alle casse societarie. Si poteva evitare il paradosso Skriniar, e soprattutto si poteva osare di più in campo, con Inzaghi che ha spesso preferito un atteggiamento conservativo. Ad oggi, tirando le somme, l’Inter è una squadra non ancora matura, probabilmente segnata a livello psicologico dallo scudetto perso lo scorso anno contro i rossoneri. I problemi societari non aiutano, così come non aiuta la mancanza dello stadio di proprietà, che sarà determinante per il futuro economico e sportivo del club.

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