Tutti pazzi di Samuele Mulattieri. L’attaccante classe 2000 in forza al Frosinone sta letteralmente bruciando le tappe. Per lui parlano le 10 reti ei 4 assist in 25 presenze coi ciociari. Il suo cartellino parla di 2,5 milioni di valore, ma non è un dato che rispecchia la realtà dei fatti: a fine anno potrebbe valere molto, molto di più.
Scrive Gazzetta.it: “Sam è seguito con interesse, orgoglio e affetto dall’Inter che a fine anno deciderà con lui quale strada imboccare. Al momento la logica suggerirebbe un rinnovo del prestito a un Frosinone promosso, che fonderebbe la necessità di alzare l’asticella – passando alla Serie A – al vantaggio di conoscere già ambiente gialloblù e allenatore e viceversa. Più difficile il rientro nella rosa della prima squadra nerazzurra, perché il livello è un altro e perché ora la necessità sarebbe quella di macinare minuti e maturare esperienza. Così verrebbe ancora seguito da vicino e proseguirebbe nella crescita che potrebbe poi riportarlo a Milano o comunque aumentarne la valutazione di mercato per un’eventuale cessione. A proposito, già a gennaio ci sono stati dei sondaggi da parte di squadre di Serie A e non sono da escludere offerte per acquisti a titolo definitivo, ma l’impressione è che sia ancora presto. Salvo ovviamente cifre irrinunciabili al momento non previste. Il calciomercato però è imprevedibile e chissà che in Olanda non si ricordino dei suoi 19 gol in seconda divisione, per esempio”.
“Se penso di tornare all’Inter? Sarebbe un sogno…”
L’attaccante del Frosinone Samuele Mulattieri ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del match he ha visto i Ciociari trionfare tra le mura amiche contro il Venezia. Di seguito le sue parole riportate da Tuttofrosinone:
“Se penso di tornare all’Inter? Sarebbe un sogno, ma io devo pensare al presente, segnare il più possibile e aiutare la squadra con le prestazioni: poi si vedrà. Io cerco sempre di dare il meglio, quest’anno mi sto trovando benissimo: dobbiamo continuare così, mancano ancora 10 partite. Col Volendam? Qui c’è più esperienza, sono due campionati diversi. In Olanda c’è meno tattica e ci sono più spazi, mentre qui i difensori ti stanno più addosso. I miei idoli sono sempre stati Milito e Ibrahimovic”.
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