Marotta apre al ritorno di Sanchez: “Sì, ci può stare. Su Pavard siamo messi bene. Cuadrado? Si porta dietro la cultura della vittoria”


L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha parlato a Radio Serie A.
“Pavard, annuncio oggi? No, oggi no. Siamo messi bene. Vogliamo gente forte. Vogliamo un mix tra giovani e meno giovani. Con i soli giovani non vinci nulla, ci vuole equilibrio”.

Sulla questione Lukaku: “E’ stata una delusione umana, molto profonda. Non so cosa farà ora, non mi interessa. Difficile però a questo punto, visto che mancano pochi giorni, vederlo in un’altra squadra italiana. Ma in realtà non so cosa accadrà”.

Sul possibile ritorno di Sanchez al posto di Correa: “Sì, ci può stare. Quando convivi con un calciomercato che è aperto anche quando giochi, se un giocatore non gioca il giorno dopo chiede di essere trasferito. Correa chiede spazio e noi non teniamo i giocatori per forza: ne sta parlando con Piero Ausilio, se vuole andare via cercheremo di accontentarlo. Sanchez ha grande passione, è andato via a malincuore e ora ha mandato segnali di ritorno: questo è positivo”.

Sulla cessione di Onana: “Quando un giocatore viene richiesto da un club più ricco è difficile trattenerlo: davanti a richieste importanti i club italiani non sono in condizione di rifiutare certe somme. Onana è arrivato a parametro zero grazie a un’intuizione di Ausilio ed è stato venduto a 50 milioni, si tratta di un’operazione positiva. Non potevamo concorrere con l’offerta che gli è arrivata”.

Su Lautaro: “Può essere oggi il finalizzatore e il terminale del nostro gioco, lo sta facendo bene e ha già fatto due gol”.

Su Sensi: “Ci fa vedere sempre dei bei pre-campionati ma ha sempre avuto problemi fisici: se riuscisse ad allenarsi con continuità potrebbe darci un bell’apporto”.

Su Cuadrado: “Si porta dietro una cultura della vittoria che sarà utile a un gruppo che ha già iniziato a vincere. Quando alla Juventus arrivò Pirlo aveva già vinto col Milan e Cuadrado ha vinto molto. Questa cultura della vittoria è cresciuta molto in noi”.

Sul lavoro di Inzaghi: “Per questo gruppo che non aveva mai vissuto un’esperienza simile, arrivare in finale di Champions League è servito moltissimo. Solo qualche anno fa avevamo giocatori che non avevano mai vinto titoli e adesso, ormai da diversi anni, siamo in Champions e siamo arrivati fino in fondo. Quando c’è accordo e condivisione non ci sono problemi, il prolungamento di Inzaghi sarà automatico”.

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