Il giornalista Tancredi Palmeri su tuttomercatoweb.com parla della situazione societaria dell’Inter.
“A meno di colpi di scena, e applicando il condizionale d’obbligo da sempre nelle questioni societarie, mercoledì Zhang dovrebbe perdere la società. Ma anche qua è meglio ipotizzare scenari più che certezze, perché in caso di mancanza di un improbabilissimo accordo, è altamente probabile attendersi una battaglia a carte bollate che prolungherebbe la coda della transizione. Nessuno perde una proprietà da circa 1 miliardo di € senza mettere in mezzo gli avvocati (oddio: a pensarci bene Yonghong Li l’ha fatto, ma chi è Yonghong Li? Non lo sapremo mai, così come non sapremo mai da dove sono arrivati gli altri 300 milioni per comprarsi il Milan), e neanche questa volta potrà essere differente. Con tutto quello che ne consegue per il pericolo di immobilità per l’Inter: come si possono firmare nuovi contratti quando non si ha certezza di chi metterà il grano? E la prima cartina di tornasole sarà a inizio giugno, quando si vedrà chi sarà ad erogare gli stipendi. (…)
Però è bene ricordare che Oaktree siede nel consiglio di amministrazione dell’Inter con due membri sin dall’erogazione di prestito, quindi non stiamo parlando di una navicella spaziale allena pronta a sbarcare sul pianeta nerazzurro. Sarà da vedere se i due membri, Carlo Marchetti e Amedeo Carassai, avranno nuove e più importanti mansioni.
Ma è chiaro che c’è un uomo che ha intessuto i rapporti in questi anni, e che è stato il vero campione d’Italia attraverso le stagioni: Beppe Marotta. Il riuscire a vincere con un mercato in negativo è sicuramente merito per prima di Simone Inzaghi, ma la protezione dall’esterno attraverso gli anni e la lungimiranza si ascrivono al dirigente sportivo di gran lunga migliore d’Italia.
E allora con queste premesse, Marotta potrebbe diventare il nuovo presidente dell’Inter, o comunque plenipotenziario, in quanto migliore garanzia proprio per Oaktree di valorizzazione dell’investimento.
Tuttavia tenete a mente un dettaglio molto importante: è notorio che usualmente il fondo americano rivenda non rimanga, e non sappiamo ancora quali sono le intenzioni e se abbiano già un compratore in tasca. In qualsiasi caso, da che mondo è mondo, un nuovo proprietario si sceglie sempre nuovi dirigenti di fiducia, e di estrazione propria”.
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