Inzaghi: “Ci sentiamo forti contro tutti. Ma i 6 derby vinti non contano”


Alla vigilia di Inter – Milan, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa.

Come si affronta il Milan dopo l’ottima prova contro il City?
“Assolutamente servirà un’altra prestazione gigante. Sappiamo cosa rappresenta il derby per tutti noi. Ci vorrà un’Inter speciale. Mercoledì abbiamo speso tante energie, ma in partite così le ritrovi”.

Cosa deve ancora da dimostrare l’Inter?
“Ancora tantissimo. La stagione è appena cominciata. I derby passati sono ricordi ma non portano punti. Giocheremo contro una squadra con ottimi giocatori”.

Vi aspettate un Milan arrabbiato e determinato?
“Troveremo un Milan che viene da un’ottima gara col Venezia e da una sconfitta con il Liverpool. Pià che altro mi sto concentrando su di noi. I derby vanno oltre tutti i pronostici”.

Può essere una spallata decisiva contro il Milan?
“Come ho detto cerco di concentrarmi su casa nostra”.

Novità di formazione?
“Non esistono titolari. Ho rispetto e massima considerazione di tutti e loro hanno il dovere di mettermi in difficoltà nelle scelte. Ho ancora qualche dubbio per domani”.

Come si prepara questo derby dopo averne vinti 6?
“L’ho detto prima, quel che è stato è stato. Sappiamo quello che abbiamo fatto, ma sappiamo che troviamo sempre un’ottima squadra con un ottimo allenatore. Dovremo farci trovare pronti con organizzazione, qualità e i nostri principi”.

Prevedi anche un Milan più attendista rispetto ai precedenti derby?
“Il Milan ha cambiato in queste partite. Ha alternato momenti. Non penso solo al Milan ma a tutte le squadre. Hanno fatto partite più aggressive e altre meno. Sarà una partita aperta, sentita da tutti. Bisognerà essere bravi usi particolari. Non dimentichiamo anche che abbiamo avuto una partita settimanale contro un top-club”.

L’Inter si sente più forte del Milan?
“Noi ci sentiamo forti contro tutti. Gli ultimi derby sono stati positivi, ma quel che è stato è stato. Adesso bisogna guardare al presente. La partita di domani sarà estremamente difficile. Fonseca ha detto di aver lavorato bene. Sarà un derby sentito, vedremo cosa succederà”.

C’è un problema di cinismo in queste ultime partite?
“Probabilmente sì. Nelle ultime due partite un solo gol, ma abbiamo creato tanto, siamo in standard con le prime cinque dello scorso anno. Possiamo sempre migliorare sull’ultimo passaggio. È un dato da tenere sotto controllo e migliorare”.

Con la Champions pià lunga, quest’anno conteranno più i big-match dei più piccoli?
“In Champions ci saranno due partite in più. Per forza porta via energie fisiche e mentali. Penso che i campionati si vincano nei big match, ma importanza ce l’hanno anche scontri con le cosiddette piccole. In queste prime giornate si è visto che le piccole danno fastidio un po’ a tutti”.

Dubbio Lautaro in formazione?
“Ho dei dubbi che scioglierò nell’allenamento di oggi. Non esiste nessun caso Lautaro. Ha iocato un anno intero senza fermarsi. È rientrato in anticipo e si sta impegnando tantissimo. Se sta bene giocherà sicuramente dal primo minuto”.

Che differenze ci sono tra i derby di Roma e di Milano?
“Sono due derby fantastici. Da allenatore ne ho fatti 14, grandissime gare avvincenti. Sono al quarto anno qui a Milano e si respira una grandissima atmosfera. Non so dire quale sia il più bello ma sono entrambi emozionanti”.

Il Napoli ha l’obbligo di sentirsi favorita in campionato?
“Questo non lo so. Chiaramente le partite di Champions portano via energie a noi altre. Tuttavia quando è capitato l’Atalanta due anni fa, Gasperini non era contentissimo perché toglie l’abitudine ai big-match. Però stare fuori dalle coppe ti fa risparmiare tante energie durante la settimana”.

Come sta Dumfries?
“Dumfries sta bene, era già entrato bene nelle ultime partite. È in ballottaggio con Darmian. Devo essere in condizione di scegliere il migliore”.

Come si sta inserendo Palacios in gruppo?
“Bene. Sta lavorando bene. Non parla italiano e inglese, parla solo spagnolo. Ci stanno aiutando tanto Correa e Lautaro. È un ragazzo di ottime prospettive che sta imparando dai suoi compagni. Ha qualità tecniche, legge il gioco. Si sta inserendo nei nostri meccanismi di gioco. Vederlo lavorare è un piacere perché ha sempre voglia di imparare”.

Palacios potrebbe giocare anche come centrale di difesa a 3?
“È arrivato da poco, in questo momento lo stiamo mettendo insieme a Bastoni a fare il braccetto. Ancora non so rispondere. Per come legge e imposta il gioco potrebbe fare anche il centrale”.

Secondo te l’Inter ha più senso di appartenenza del Milan?
“Non so rispondere riguardo. Sicuramente i miei hanno un grande senso di appartenenza che nel corso della stagione fa la differenza. Domani sarà importante per noi per far rivedere quello fatto nei precedenti derby. Domani ci saranno tante incognite che dovremo essere bravi a leggere”.

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