Arresti Ultras, il Gip di Milano: “Sudditanza dell’Inter nei confronti della Curva Nord”

Questa mattina, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, hanno eseguito decine di misure cautelari e perquisizioni nei confronti di soggetti indagati per reati gravi, tra cui associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e lesioni. La maggior parte degli indagati è legata alle tifoserie ultras di Inter e Milan, coinvolti in attività illecite connesse al mondo calcistico.

L’operazione ha colpito i vertici delle curve dei due club milanesi, portando all’arresto di Luca Lucci, leader della curva del Milan, e Renato Bosetti, capo della curva nord interista, succeduto ad Andrea Beretta, già incarcerato per l’omicidio di Antonio Bellocco. Tra i destinatari delle misure cautelari ci sono anche Marco Ferdico e Christian Rosiello, noto per essere il bodyguard di Fedez.

Nell’inchiesta emerge anche il coinvolgimento di Manfredi Palmeri, consigliere regionale lombardo, accusato di corruzione per aver favorito un imprenditore nell’assegnazione dei parcheggi dello stadio di San Siro. Le indagini hanno rivelato come la società Inter fosse in una “posizione di sudditanza rispetto alla Curva Nord costretta a cedere sotto le pressioni degli ultras.

Tra gli episodi più rilevanti, si evidenzia la vicenda legata alla finale di Champions League dell’Inter del 2023, durante la quale i capi ultras premevano per ottenere un numero maggiore di biglietti da rivendere, minacciando di non tifare se le loro richieste non fossero state esaudite.

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