Cosa ci racconta la vittoria di Rotterdam? Bastoni, il 3-5-2 di Inzaghi e la partita n.40 della stagione

Nella vittoria contro il Feyenoord hanno pagato le scelte di Simone Inzaghi, che nonostante l’indisponibilità di quattro esterni su cinque, ha scelto di non rinunciare al 3-5-2, lasciando la squadra nella sua zona di comfort. Il sacrificato, nel 3-5-2 di Rotterdam, è stato Alessandro Bastoni, spostato sulla sinistra a fare il quinto a tutta fascia: è stato supportato da Acerbi, con cui spesso ha scambiato posizione e compiti difensivi e offensivi. Bastoni conosce bene i compiti del quinto nello scacchiere di Inzaghi (“Bastoni si è messo al servizio della squadra, ha fatto un’ottima partita alternandosi con Acerbi su quella catena sinistra. Parliamo di un difensore di livello mondiale che ha capito l’esigenza della squadra, questa è la cosa che vogliamo noi allenatori”, le parole del mister a fine gara), perché di solito lui imposta e aspetta le sovrapposizioni di Dimarco: lo ha provato a fare con una maggior attenzione alla fase difensiva e un’inevitabile propensione a valutare attentamente e limitare le sgroppate.

Scrive Sportmediaset.it: “L’Inter torna a Milano, dopo aver giocato la partita numero 40 di questa stagione, col pensiero già al Monza e la certezza di non essere del tutto guarita. Ma la squadra letteralmente sparita dal campo contro Juventus e Napoli nel secondo tempo, e tremendamente in difficoltà contro Genoa e Fiorentina, in Champions ha lasciato spazio a un gruppo compatto e cinico, consapevole di avere un piano per vincere e che con pazienza lo ha portato a termine. La tenuta fisica sarà il vero fattore da qui in poi: recuperare brillantezza è il viatico imprescindibile per ritrovare anche la velocità, verticalità e imprevedibilità del gioco inzaghiano, fatto di fluidità e movimenti continui, impossibili da ritrovare nelle ultime uscite dominate da stanchezza e staticità”.

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