Lunedì arriverà l’ufficialità, ma da ieri Cristian Chivu è di fatto il nuovo allenatore dell’Inter a tutti gli effetti. Attualmente a Parma, dove all’inizio della settimana dovrà formalizzare la risoluzione del contratto con il club emiliano, Chivu è al centro delle dichiarazioni del presidente nerazzurro Beppe Marotta. Quest’ultimo ha spiegato le ragioni della scelta per il dopo Inzaghi: una decisione “coraggiosa”, ma improntata alla continuità e in linea con le strategie di crescita del club, che – ha sottolineato Marotta – non prevedono alcun “ridimensionamento”.
Ora, dopo le parole, è il momento di passare ai fatti, ossia al mercato, per dare fiducia e serenità ai tifosi interisti. Ma torniamo a Chivu: lunedì sarà il giorno della firma del contratto biennale, con un ingaggio stimato intorno ai 2,5 milioni a stagione. Subito dopo, ad Appiano Gentile, inizierà il lavoro con i calciatori non convocati dalle rispettive nazionali, che rientreranno alla Pinetina tra martedì e mercoledì, giorno in cui la squadra partirà per gli Stati Uniti per il Mondiale per Club.
Lo staff che affiancherà Chivu è praticamente definito, ad eccezione di un ultimo ruolo. Accanto al nuovo tecnico nerazzurro ci sarà Angelo Palombo, ex Sampdoria e per breve tempo anche ex Inter. Confermati Mario Cecchi, ex collaboratore tattico di Inzaghi, che farà da collegamento tra il passato e il presente, e Gianluca Spinelli, preparatore dei portieri. Per la preparazione atletica tornerà invece Stefano Rapetti, già parte dello staff di Mourinho all’Inter e poi alla Roma e al Fenerbahçe: deve solo risolvere il contratto con il club turco. Ancora da definire invece la figura del vice allenatore, con Antonio Gagliardi che difficilmente seguirà Chivu nella nuova avventura nerazzurra.
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