“Calhanoglu è un nostro giocatore a tutti gli effetti, tornerà quanto prima”. Con queste parole, pronunciate ieri all’uscita dagli uffici della Lega Serie A, il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha sgombrato il campo da ogni dubbio sul futuro del regista turco. Quel “quanto prima” ha ora una data precisa: martedì prossimo, quando scatterà la ripresa degli allenamenti per i giocatori esclusi dalla spedizione americana per il Mondiale per Club.
Calhanoglu, la situazione
Calhanoglu, alle prese con un infortunio, aveva lasciato il ritiro nerazzurro anticipatamente per curarsi in Europa e concedersi un breve periodo di vacanza. Da quel momento, però, si è aperto un capitolo turbolento: il noto screzio con Lautaro Martinez, la replica a distanza via social e le insistenti voci di un possibile ritorno in Turchia, con il Galatasaray pronto a riportarlo in patria.
Voci alimentate fino all’incontro avvenuto la scorsa settimana tra i dirigenti dell’Inter e quelli del club di Istanbul. Un summit in cui Marotta e Ausilio hanno respinto con decisione l’offerta, ritenuta del tutto inadeguata, presentata dal Galatasaray. Nel frattempo, il diretto interessato non ha mai manifestato l’intenzione di lasciare Milano, e le tensioni con il capitano nerazzurro sono rientrate.
Durante le vacanze, Calhanoglu ha ripreso a correre e allenarsi, come dimostrano i costanti aggiornamenti pubblicati sui suoi profili social. E ora è atteso ad Appiano tra meno di una settimana per rimettersi a disposizione di Chivu.
La tentazione del ritorno a casa è stata reale, ma le nubi sembrano ormai dissolte. E, se è vero che nel mercato nulla può mai dirsi definitivo, ad oggi il rapporto tra Calhanoglu e l’Inter appare rinsaldato. Salvo nuovi colpi di scena, le chiavi del centrocampo nerazzurro restano saldamente nelle sue mani.
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