Taremi ha detto no al Botafogo: l’iraniano resta in Europa, almeno per ora
Il corteggiamento c’è stato, eccome. Come vi stiamo raccontando dal 25 luglio, il club brasiliano ci ha provato. Il Botafogo ha provato seriamente a portare Mehdi Taremi in Brasile, con un’offerta strutturata e un ingaggio che avrebbe pareggiato – o quasi – quello percepito dall’attaccante iraniano all’Inter. Una proposta concreta, che poteva rappresentare una soluzione gradita anche al club nerazzurro. Ma, alla fine, la risposta di Taremi è stata chiara: no, grazie. Almeno per ora, l’idea di lasciare l’Europa non lo convince.
L’operazione sfumata
Non sono ancora noti i dettagli ufficiali dell’offerta presentata dal Botafogo all’Inter, ma dalle informazioni raccolte dai media brasiliani e italiani, la cifra non si discostava troppo da quanto serviva a chiudere l’operazione. L’Inter avrebbe ceduto volentieri il giocatore, anche a fronte di una proposta vicina ai 5 milioni di euro, cifra che coprirebbe l’onere a bilancio, permettendo un’uscita a saldo praticamente neutro.
L’intesa economica tra i due club era possibile, ma a far naufragare tutto è stato il no secco del calciatore. Taremi, infatti, non ha accolto con entusiasmo l’ipotesi di trasferirsi in Brasile, nonostante il progetto ambizioso del club carioca.
Lo stipendio non era un problema
Va detto che il Botafogo era disposto a garantire a Taremi uno stipendio simile a quello attuale: circa 3 milioni netti a stagione. Un’offerta importante, se si considera che il club brasiliano non è certo noto per ingaggi di questo livello, ma che negli ultimi mesi ha mostrato un approccio aggressivo sul mercato, forte anche dell’appoggio della galassia Eagle Football Group. Non era, dunque, una questione di soldi. Taremi ha valutato altri aspetti, più personali.
La scelta di restare in Europa
Secondo fonti vicine al giocatore, la decisione è legata soprattutto a motivi familiari e ambientali. L’iraniano non vuole allontanarsi troppo dall’Europa, dove vive da anni e dove ha costruito una stabilità anche fuori dal campo. Spostarsi in Sudamerica avrebbe rappresentato un cambio di vita troppo radicale, soprattutto alla soglia dei 33 anni.
Inoltre, Taremi spera ancora di ricevere una chiamata da una squadra europea in grado di offrirgli una vetrina e un ruolo più centrale. Alcuni sondaggi dalla Premier League e dalla Liga spagnola ci sono stati, ma per ora nessuna trattativa concreta è decollata. Da registrare tiepidi contatti 48 ore fa del Besiktas, ma solo se l’Inter abbassasse il costo del cartellino il club turco aprirebbe i discorsi: intanto col giocatore intesa sullo stipendio.
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