Ademola Lookman ha rotto con l’Atalanta. Non serve più girarci attorno. Il gelo tra il fantasista nigeriano e il club bergamasco è diventato una lastra di cemento: dopo la richiesta di cessione e qualche post social al veleno, la Dea ha capito che l’idillio è finito. E a noi, sinceramente, va benissimo così.
Perché se l’Atalanta resta a guardare, l’Inter si prepara a colpire. Marotta ha già bussato alla porta con un’offerta chiara: 42 milioni più 3 di bonus. Risposta? Nessuna. I bergamaschi fanno orecchie da mercante, sognano aste che non ci saranno, sperano in offerte inglesi che non arrivano. Ma noi interisti sappiamo che Lookman vuole Milano. L’ha deciso, l’ha fatto capire. E allora cos’altro aspettano?
A Bergamo provano a salvare la faccia, parlano di “riconoscenza” per la storica tripletta in finale di Europa League. Ma intanto, dietro le quinte, cercano già l’erede. Luca Percassi pronto a volare in Inghilterra, Tony D’Amico che sfoglia dossier su Mateta e Muniz come figurine Panini. Se non è un addio, poco ci manca.
Intanto in Viale della Liberazione il tempo stringe. L’Inter ha bisogno di risposte. Marotta non può aspettare all’infinito mentre il mercato entra nella fase calda. Se Lookman non arriva, servirà virare su un altro profilo, e in fretta. Ma una cosa è certa: se ci sarà uno spiraglio, l’Inter sarà lì, pronta a prendere l’esterno che Chivu ha chiesto da settimane.
E l’Atalanta? Che decida in fretta: o incassa, oppure rischia di ritrovarsi con un giocatore scontento e un ambiente in subbuglio. Perché il tempo delle mezze misure è finito. E Milano chiama.
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