I tanti infortuni in casa nerazzurra sono stati utilizzati troppo facilmente come alibi per la scorsa stagione ma, viste le premesse anche l’annata 2013/2014 rischia di non esser da meno.
Eliminate le perplessità dell’era Stramaccioni legate alla preparazione atletica e al campo di Appiano, di fronte all’ennesimo infortunio di Samuel è giusto porsi degli interrogativi riguardanti la qualità e la resistenza atletico-psico-fisica dell’intero reparto difensivo.
Nella stagione appena passata, nonostante il triplo impegno nelle varie competizioni, in più di un’occasione siamo dovuti ricorrere all’utilizzo di giocatori inesperti o fuori ruolo per coprire le varie assenze di Chivu, Samuel, Ranocchia, Silvestre praticamente abbonati all’infermeria sia per fragilità fisiche che per evidenti limiti anagrafici raggiunti.
Quest’anno la rosa é composta da Ranocchia, Samuel, Chivu, Juan Jesus, Campagnaro e Andreolli. In teoria giocando con la difesa a tre ci sarebbe un cambio per ogni posto ma se escludiamo il già infortunato Samuel, l’altrettanto fragile Chivu e il gioco da diffida facile di Jesus e Campanaro rimangono l’eterno acciaccato Ranocchia e un Andreolli che ha sempre giocato in una difesa a quattro e che lascerebbe l’intero reparto in una solida incertezza.
L’arrivo ormai imminente di Rolando (ebbene si Aldo e la Gialappa’s hanno letto il futuro) sembra essere l’ennesima soluzione tappabuchi per una zona del campo che ha sofferto maggiormente le perdite post -triplete. L’assenza di un solido trio difensivo dovrebbe perlomeno esser colmata con uno o due esterni di centrocampo che garantiscano la giusta copertura difensiva (per intenderci alla Maggio – che a quanto pare ha rifiutato una nostra offerta). Nagatomo e Pereira dovranno sicuramente reinventarsi o addirittura mutare completamente il loro gioco se vorranno far parte dell’undici di un mister tatticamente molto abitudinario e che molto difficilmente cambia le pedine di uno scacchiere a suo avviso vincente.
Lascia un commento