Spal-Inter 1-2

Dopo l’impegno di coppa l’Inter appare meno brillante e precisa di quanto lo sia stata fino ad ora e infatti la gara non prende una bella piega. Quello che non si può non sottolineare è invece l’ennesima conferma di una ritrovata grinta, la dimostrazione di avere finalmente un forte carattere, l’acquisita capacità di far fronte a imprevisti e difficoltà di ogni genere, come rimontare dopo essere andati in svantaggio o gestire una prestazione traballante e uscirne bene. Tutte cose che negli ultimi anni sembravano definitivamente smarrite. Contro i biancoblu la squadra va presto in grossa difficoltà, ma non molla e, alla fine, strappa altri tre punti d’oro nonostante l’evidente calo fisico. Icardi si carica sul groppone la squadra e la trascina con due fiammate determinanti. La sosta arriva giusto in tempo per riprendere fiato, con sei vittorie consecutive ad addolcire le fatiche e punteggio pieno in Champions a rinfrancato lo spirito.

La partita con i ferraresi vede i nerazzurri protagonisti all’inizio e alla fine. In mezzo, per buona parte di gara, c’è tanta Spal e molto Handanovic. Nel primo tempo si parte bene, bastano 14 minuti e Icardi ci regala il vantaggio. Inizia l’assalto della Spal che ottiene anche un calcio di rigore, fallito da Antenucci. Keita Valse regala un sussulto rubando palla ai difensori, ma riesce a sbagliare la cosa più facile, poi è ancora tutto nelle mani, anzi sui piedi, dei padroni di casa. Nella ripresa la musica non cambia, la Spal preme e l’inter si difende fino al pareggio siglato dal nuovo entrato Paloschi. A venti minuti dal termine Spalletti si gioca il tutto per tutto. Dopo Politano, è il turno di Lautaro Martinez che porta freschezza e fiducia in fase d’attacco. Un minuto dopo il suo ingresso Icardi, mattatore della serata, sigla il raddoppio e chiude sostanzialmente la gara. Negli ultimi minuti cede il posto a Gagliardini che riequilibra la squadra. La Spal ci prova ancora, ma i tre punti finiscono a Milano.

Handanovic tiene a galla l’inter per buona parte della gara. A differenza della gara col PSV bisogna gestire il risultato, non rincorrersi, per poi doverlo riacchiappare. Uno sforzo che sembra alleggerirsi con l’ingresso di Politano al posto di un Keita Balde evanescente e di un Asamoah poco lucido. Incisiva la presenza di Lautaro, determinante quella di Icardi. Una gara fatta di ombre e luci, tosta da seguire, a tratti poco appassionante, ma confortante per la crescita caratteriale e per l’ennesima iniezione di fiducia in vista del derby.

Se non si soffre, non c’è gusto. Amala.

Lascia un commento

Dalla stessa categoria

Iscriviti al canale YouTube

Lascia un like a Iotifointer.it

Classifica

Partite

Seguici sui social

News Inter

1 min di lettura

Designato dal responsabile Rocchi per dirigere il big match Inter-Juventus della prossima domenica, Marco Guida si trova già al centro delle polemiche, soprattutto in Spagna. Mercoledì sera, infatti, l’arbitro ha diretto Atletico Madrid-Lille, gara valida per la terza giornata della Champions League, e una sua decisione ha sollevato un polverone. Nella ripresa, Guida ha assegnato […]

1 min di lettura

Il rigore sbagliato, l’uscita dallo stadio di Berna con il viso tirato, la voglia di non festeggiare per la vittoria finale, ma alla fine le pacche sulle spalle dei compagni e l’abbraccio di Simone Inzaghi come a dire, “Avanti Marko, non è successo niente, saprai rifarti”. La partita di Berna ha toccato moralmente e umanamente […]