Arrivederci Europa dei grandi. Contro il non imbattibile PSV i nerazzurri mettono in campo tutto, pregi e difetti. Questi ultimi prevalgono sull’esito finale e ai punti passano gli inglesi, meritando per esperienza e concretezza rispetto agli “sbarbati” interisti che pagano la non ancora raggiunta e tanto agognata maturità di squadra, necessaria per andare avanti nella coppa delle grandi. Spalletti ci ha provato, i ragazzi ci hanno messo il cuore, ma il bilancio finale è negativo e questo lo dicono i rimpianti per un esito potenzialmente diverso, all’inizio quasi impensabile. In sostanza siamo partiti sfavoriti, abbiamo dimostrato una crescita importante, ma evidentemente non sufficiente. Peccato, ma non è tutto da buttar via. Dopo tanti anni fuori dalla manifestazione europea più importante, c’erano da superare tante difficoltà e passare il girone era già un risultato di tutto rispetto. Ci siamo arrivati a un passo, l’esperienza insegna. Ora bisogna dare continuità alla presenza nerazzurra ai blocchi di partenza, per migliorare e andare oltre.
Contro il PSV Spalletti punta su Icardi, con Perisic e Candreva, Politano si sposta sulla mediana con Borja Valero e Brozovic, rientra D’Ambrosio con Asamoah sulla fascia opposta e al centro la coppia Skriniar-De Vrij. I nerazzurri spingono al massimo per tutto il primo tempo, ma è un gioco che finisce per diventare subito troppo frenetico e nel primo quarto d’ora, nonostante la pressione si finisce addirittura sotto di un gol su una ripartenza degli olandesi. La squadra è sbilanciata, non mantiene gli equilibri e gli ospiti pur se schiacciati nella loro metà campo, riescono a mettere paura. Sotto porta manca però ai padroni di casa concretezza e precisione. Il Barcellona intanto vince e quindi le speranze sono ancora accese. Nella ripresa, col passare dei minuti, il mister butta nella mischia prima Keita Balde, poi anche Lautaro Martinez. Al 73′ arriva il gol di Icardi, ancora lui, trascinatore e unico vero pericolo per gli avversari in area di rigore. Il pareggio basterebbe a passare, a meno che il Tottenham intanto non pareggi. Complice la stanchezza, i nerazzurri sostanzialmente smettono di pressare, quasi come ad attendere l’esito dell’altra gara. Quando arriva il pareggio dei londinesi ormai per i nerazzurri è tardi, non ci sono più le forze per scardinare un PSV che intanto gioca per tutta la gara come se ancora potesse qualificarsi, perdendo tempo, scorrettamente, fin da quando sono passati in vantaggio. Icardi ha ancora un’ultima occasione, ma non concretizza. Finisce con un doppio pari e ai punti finiamo terzi e in Europa League.
Peccato, ma non è tutto da buttar via.
Icardi e Politano brillano in modo particolare, Borja Valero si spende tantissimo, D’Ambrosio conferma il suo momento di forma, Candreva merita la fiducia, Skriniar e de Vrij tengono in piedi la squadra. Brozovic manca di precisione, pur restando un faro a centrocampo, Asamoah e Perisic potevano fare molto meglio, il croato in particolare. L’impegno profuso, fisico ed emotivo, è stato encomiabile, ma ancora una volta è mancata quella concretezza, quel guizzo, quella creatività che possono risolvere partite complesse come questa. Il processo di maturazione è ancora in atto e nonostante tutto, le premesse sono buone. Peccato per la qualificazione, ma la strada è quella giusta. Ora testa al campionato per poter rifarsi l’anno prossimo.
Amala.
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